Ponte sullo Stretto, il Governo attende le motivazioni della Corte dei Conti prima di rispondere e conferma l’obiettivo di realizzare l’opera. A Palazzo Chigi giovedì mattina si è svolta una riunione dedicata al progetto infrastrutturale che resta una priorità dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. L’incontro ha visto la partecipazione dei vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, insieme ai sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari.
L’incontro a Palazzo Chigi
La riunione è servita a fare il punto sullo stato dell’iter del Ponte sullo Stretto e sulle recenti decisioni della Corte dei Conti. La Presidenza del Consiglio ha comunicato che l’esecutivo attenderà la pubblicazione delle motivazioni legate alla delibera adottata ieri dall’organo contabile. Solo dopo la diffusione ufficiale del documento, il Governo analizzerà ogni rilievo nel merito.
Attesa delle motivazioni della Corte dei Conti
Secondo quanto riferito da Palazzo Chigi, la scelta di attendere la pubblicazione delle motivazioni risponde alla volontà di replicare in modo puntuale e conforme alle procedure previste dal nostro ordinamento. L’esecutivo sostiene di voler utilizzare tutti gli strumenti legali e amministrativi disponibili per procedere nel percorso già definito.
Confermata la volontà di realizzare l’opera
Nel corso dell’incontro è stata ribadita la piena convergenza dell’intero Governo sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto, definito infrastruttura strategica per il Paese. L’esecutivo resta impegnato nella prosecuzione del progetto e considera le osservazioni della Corte come parte del processo istituzionale. Il messaggio emerso è di continuità e determinazione, senza arretramenti sulla linea già annunciata.
Il prossimo passaggio
La prossima fase dipende dalla pubblicazione delle motivazioni, attesa a breve. Solo allora verranno predisposte le controdeduzioni e i successivi atti formali. Per il Governo il Ponte sullo Stretto resta una priorità strategica, ritenuta necessaria per collegare la Sicilia alla penisola e rafforzare il sistema dei trasporti nazionali. L’esecutivo appare intenzionato a difendere la propria strategia e a confermare un impegno politico definito “condiviso da tutto il Governo”.







