Premier time, Meloni: “Nel 2025 spese militari al 2% del PIL”

Giorgia Meloni

Nel suo intervento al premier time in Senato, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato che l’Italia raggiungerà l’obiettivo delle spese militari al 2% del PIL entro il 2025. “La libertà ha un prezzo – ha detto – e mantenere gli impegni è il modo migliore per essere presi sul serio”. Nel corso della seduta, Meloni ha anche rilanciato con forza il percorso di riforme costituzionali e l’introduzione delle preferenze nella legge elettorale, confermando che questi saranno temi centrali per l’agenda di governo nei prossimi mesi.

Premier time, Meloni: “Rafforzare nostra protezione”

Rispondendo a un’interrogazione sulle spese militari, Meloni ha dichiarato: “Raggiungeremo nel 2025 l’obiettivo del 2% del PIL da destinare alla difesa, come da impegno assunto da tempo in sede NATO. È una scelta politica e strategica. Se l’Europa vuole contare di più, deve dotarsi di strumenti adeguati”.

Ha poi aggiunto che l’Italia intende essere protagonista anche nella costruzione di un pilastro europeo della Nato, in una fase in cui le crisi globali rendono “fondamentale rafforzare la nostra capacità di deterrenza e protezione”.

Premier time, Meloni: “Il premierato è la madre di tutte le riforme”

Sul piano delle riforme istituzionali, Meloni ha confermato l’intenzione di procedere con il premierato: “Ritengo che sia la madre di tutte le riforme”, ha detto, rispondendo a una domanda posta dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi. Alla domanda se fosse favorevole a reintrodurre le preferenze nella legge elettorale, la premier ha risposto con un secco: “Sì”.

Gaza, femminicidi e PNRR: le altre risposte

In merito al conflitto in Medio Oriente, Meloni ha assicurato che l’Italia sostiene il piano proposto dai Paesi arabi per la ricostruzione di Gaza: “Lavoriamo per una cessazione definitiva delle ostilità e per un percorso che includa la soluzione dei due Stati”. Ha sottolineato il ruolo cruciale delle nazioni arabe “come chiave di volta per stabilizzare la regione”.

Alla senatrice Julia Unterberger, che ha chiesto un impegno contro la violenza sulle donne, Meloni ha risposto aprendo a eventuali modifiche parlamentari: “Il Parlamento potrà valutare le proposte più efficaci per rendere il testo più incisivo”.

Sulla questione delle risorse PNRR e della Transizione 5.0, ha precisato: “Valuteremo la curva reale della crescita e, se necessario, rimoduleremo l’impiego delle risorse nel dialogo con la Commissione europea”.