Oggi, dalle ore 14, numerosi attivisti, associazioni, sindacati e cittadini si sono radunati in piazza Montecitorio a Roma per un presidio di solidarietà nei confronti della Global Sumud Flotilla, colpita nella notte da attacchi con droni al largo di Creta che hanno danneggiato diverse imbarcazioni (tra cui una con bandiera italiana).
In piazza sventolavano diverse bandiere, da quella della Palestina all’ARCI, da Emergency alla Cgil, USB e alcune bandiere con su scritto PACE. Oltre alle centinaia di persone, c’era una forte presenza di parlamentari dell’opposizione: Chiara Braga – capogruppo alla Camera (Pd), Marco Furfaro – deputato Pd, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli – Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Silvestri e Chiara Appendino – Movimento 5 Stelle, Riccardo Magi – Più Europa.
Durante gli interventi si è sottolineato come l’attacco alla flottiglia non sia una questione isolata, ma un’ ‘offesa al diritto internazionale’ e un ‘urlo di allarme’ nei confronti delle istituzioni nazionali e internazionali.
Ai microfoni de LaCapitale anche Francesco Silvestri, deputato del M5s, che sottolinea: «Oggi purtroppo abbiamo un governo che non riesce a reagire, non riesce a tenere le spalle dritte» – afferma Silvestri. E continua: «Israele è un piccolo stato, non riuscirebbe mai a fare quello che sta facendo senza la complicità degli Stati Uniti e del mondo occidentale».
La Cgil, tramite la segretaria confederale Lara Ghiglione, ha annunciando la disponibilità a tornare in piazza e, in caso di nuovi attacchi, a proclamare uno sciopero generale. E’ in questo momento che in piazza si è avvertita una certa tensione da parte di alcuni partecipanti che, durante l’intervento della Cgil, hanno contestato la mancata adesione del sindacato allo sciopero del 22 settembre e chiesto posizioni più radicali contro il ‘genocidio’ in corso.
Invece, Unione Sindacale di Base (USB) ha fatto da contraltare, annunciando che sta predisponendo oltre cento presidi permanenti in tutta Italia e lanciare una nuova fase di mobilitazione.