Il inistero della Giustizia punta sul reinserimento sociale dei detenuti, destinando circa 1 milione di euro alla Regione Umbria per avviare nuovi percorsi di formazione, orientamento e housing sociale rivolti alle persone sottoposte a misure penali esterne o in uscita dagli istituti penitenziari. L’annuncio arriva dal ministro Carlo Nordio, che ha voluto costruire questa azione insieme alla presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, grazie al coordinamento della direttrice generale Gabriella De Stradis.
L’obiettivo è attivare una rete regionale di interventi, sinergie e collaborazioni che favorisca l’inclusione socio-lavorativa, offrendo ai destinatari maggiori opportunità di reinserimento. Una parte significativa delle risorse sarà impiegata per ampliare e migliorare gli spazi destinati alla formazione professionale e alle attività trattamentali, mentre un’altra quota servirà a rafforzare l’offerta di residenzialità assistita e temporanea, fondamentale per chi esce dal carcere senza una soluzione abitativa.
Si tratta di un progetto che rientra nel Piano nazionale “Una Giustizia più Inclusiva”, finanziato con le risorse del programma “Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027”. Il Ministero della Giustizia, in qualità di organismo intermedio, punta così a creare un sistema capace di offrire reali prospettive di reinserimento e prevenire nuove recidive, intervenendo concretamente sulle aree più critiche del percorso di ritorno in società.
Con questo intervento, l’Umbria rafforza il proprio impegno per una giustizia che non sia solo punitiva, ma che sappia promuovere inclusione e seconde possibilità, valorizzando la collaborazione tra istituzioni, enti locali e realtà del territorio.