Il governo avrà tempo fino al 29 agosto 2026 per completare la riforma del sistema fiscale. La Camera ha approvato in prima lettura il disegno di legge che modifica la legge delega, prorogando i termini per l’attuazione della riforma e introducendo alcune novità significative.
Più tempo per attuare la riforma
La legge originaria prevedeva come termine ultimo dicembre 2025. Il nuovo testo estende di otto mesi la scadenza: i decreti legislativi per attuare la riforma potranno essere approvati entro il 29 agosto 2026. Slittano conseguentemente anche i decreti correttivi e integrativi, il cui termine passa al 29 agosto 2028. Viene inoltre posticipato al dicembre 2026 il termine per l’adozione dei nuovi testi unici dei tributi.
Tributi locali e crisi d’impresa
Una modifica riguarda il pagamento dei debiti tributari locali in caso di crisi o insolvenza d’impresa. Il nuovo testo consente di prevedere il pagamento parziale o dilazionato dei tributi locali e regionali nell’ambito della composizione negoziata della crisi, estendendo un criterio già previsto a livello statale anche al livello locale.
Cambiano i criteri sul gioco d’azzardo
Sul fronte dei giochi pubblici, viene introdotta una modifica al criterio per prevenire il disturbo da gioco d’azzardo e il gioco minorile: non si parla più di “diminuzione” ma di “revisione” dei limiti di giocata. La stessa logica di riordino e revisione viene applicata al sistema sanzionatorio legato al settore.
Giudici tributari equiparati ai magistrati
Infine, il provvedimento prevede una riforma dell’ordinamento della giustizia tributaria. Il governo dovrà disciplinare lo stato giuridico e il ruolo dei giudici tributari, uniformandoli, per quanto compatibile, a quelli della magistratura ordinaria. Una novità che segna un ulteriore passo verso la professionalizzazione e l’autonomia del contenzioso fiscale.
Il disegno di legge passa ora al Senato per il secondo passaggio parlamentare.