Riforma Maturità, Valditara: “Serietà e qualità per studenti e insegnanti”

Il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge per la riforma dell’Esame di Maturità e misure per il personale scolastico. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara hanno presentato il provvedimento, che reintroduce il termine “Esame di Maturità” e rivede l’orale per valutare la crescita complessiva dello studente. Stanziati 240 milioni una tantum per riconoscere il lavoro del personale, mentre i PCTO diventano Formazione scuola-lavoro.

Ritorno all’Esame di Maturità

Il decreto reintroduce la denominazione “Esame di Maturità” per l’Esame di Stato del secondo ciclo. L’obiettivo è valutare la crescita complessiva dello studente, il suo grado di autonomia e responsabilità. L’orale multidisciplinare viene sostituito con un colloquio su quattro discipline principali del corso di studi, individuate annualmente. “Chi farà volontariamente scena muta sarà bocciato”, ha precisato Valditara, rendendo la prova obbligatoria per la promozione.

Viene eliminata la discussione sul ‘documento’ che creava incertezze sui contenuti. Si dà valore alle azioni particolarmente meritevoli che denotano responsabilità e impegno del candidato. Il numero dei commissari d’esame passa da sette a cinque: due interni, due esterni e il presidente di commissione. Stanziati 10 milioni di euro annui per la formazione dei docenti, inclusa quella specifica per i commissari, che diventerà titolo preferenziale per le nomine.

Fondi per il personale scolastico

Il decreto stanzia 240 milioni una tantum per il rinnovo contrattuale 2022-2024, riconoscendo ulteriormente il lavoro di tutto il personale scolastico. “Confermiamo segnali positivi per il mondo del lavoro nella scuola”, ha commentato Valditara. Le risorse servono anche per la formazione dei docenti, la copertura sanitaria integrativa e il miglioramento dell’offerta formativa. Questo intervento mira a valorizzare il ruolo degli insegnanti e del personale, garantendo un sistema educativo più efficiente.

Formazione scuola-lavoro e passaggi tra indirizzi

I PCTO si trasformano in Formazione scuola-lavoro, con un cambio di denominazione che evidenzia la stretta relazione tra formazione scolastica e mondo del lavoro. Il modello 4+2 passa da sperimentale a ordinamentale, rafforzando il raccordo con i percorsi degli ITS Academy. Nei passaggi tra indirizzi di studio, più flessibili nel primo biennio, dal terzo anno è necessario un esame integrativo in unica sessione prima dell’avvio delle lezioni.

Sicurezza nei viaggi d’istruzione

Il decreto rafforza la sicurezza nei viaggi d’istruzione, innalzando i requisiti dei veicoli adibiti ai servizi di trasporto. Particolare attenzione alla partecipazione dei ragazzi con disabilità, con indicazioni per tutelare le loro esigenze. “Proseguiamo nel processo di riforma della scuola italiana, per garantire serietà, qualità e sicurezza a studenti e insegnanti”, ha concluso Valditara, evidenziando l’impegno per un’istruzione all’altezza delle sfide moderne.