Il nuovo rapporto Crea Sanità evidenzia progressi nel Sud e una riduzione del divario con il Nord, ma i punteggi restano lontani dai livelli ottimali. Negli ultimi cinque anni la qualità dei servizi sanitari regionali è migliorata, soprattutto nel Mezzogiorno, con una progressiva riduzione del divario tra Nord e Sud. Tuttavia, la distanza dai livelli ottimali resta significativa. È quanto emerge dal Rapporto Crea Sanità 2024, a cura del Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità dell’Università di Roma Tor Vergata, che sarà presentato il 2 luglio a Roma.
Veneto in testa, Calabria in coda
Secondo l’analisi, che ha coinvolto 107 esperti del Servizio sanitario nazionale, tra medici, utenti, manager e rappresentanti delle istituzioni, è il Veneto la regione con la performance migliore (55%), seguito dalla Provincia autonoma di Trento (poco sopra il 50%). Fanalino di coda la Calabria, ferma al 23%. La classifica tiene conto di numerosi indicatori, che vanno oltre i Livelli essenziali di assistenza (Lea): tra questi l’assistenza ospedaliera, la specialistica ambulatoriale e le attività di prevenzione, come vaccinazioni e screening oncologici.
Disuguaglianze in calo, ma la strada è lunga
“Non è una pagella, ma uno strumento per migliorare la pianificazione dei servizi”, spiegano i ricercatori.
Secondo Daniela D’Angela, coordinatrice scientifica del rapporto, tra il 2019 e il 2024 l’indice medio di performance regionale è cresciuto dal 35% al 38%. A segnare i miglioramenti più marcati è il Mezzogiorno (+0,38%), seguito da Centro (+0,09%), Nord-Ovest (+0,08%) e Nord-Est (+0,01%). Tra le regioni sopra il 40% figurano anche Bolzano, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Piemonte e Lombardia. Tra il 30 e il 40% troviamo Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Valle d’Aosta, Molise, Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche. Restano sotto il 30% Puglia, Campania, Basilicata e Sicilia. Le disuguaglianze territoriali permangono, ma il trend è incoraggiante, segnalano gli autori dello studio, che auspicano politiche mirate per accelerare il miglioramento delle aree in ritardo.