Sanità, Sereni: solidarietà al sindaco di Isernia

Marina Sereni – Pd

La protesta avviata dal sindaco di Isernia per difendere l’ospedale e chiedere certezze sul futuro della sanità locale trova il sostegno del Partito democratico. In una nota, Marina Sereni, responsabile Sanità e salute nella segreteria nazionale del Pd, ha espresso piena solidarietà al primo cittadino Piero Castrataro e alla sua comunità.

Secondo Sereni, da giorni Castrataro sta protestando per ottenere risposte chiare e concrete ai bisogni di salute dei cittadini di Isernia. Una mobilitazione che, sottolinea la dirigente dem, si inserisce in un impegno più ampio portato avanti da mesi dal Pd e dagli amministratori di centrosinistra del Molise per denunciare i tagli agli ospedali e ai servizi sanitari del territorio.

Nel mirino della critica c’è la gestione regionale della sanità. Dopo 16 anni di commissariamento, afferma Sereni, la Giunta regionale non si assume responsabilità e si rifiuta di aprire una vera discussione sul futuro della sanità pubblica in Molise. Una situazione che, secondo il Pd, rischia di aggravare ulteriormente le difficoltà delle comunità locali e di compromettere il diritto alla salute.

Sereni ribadisce il sostegno al presidio permanente organizzato in questi giorni di festività per difendere l’ospedale di Isernia e chiedere trasparenza. “La salute è un diritto costituzionale e non può dipendere dalla geografia”, afferma, sottolineando come l’accesso alle cure non debba variare in base al luogo in cui si vive.

La responsabile Sanità del Pd ricorda inoltre che il partito ha già chiesto al Governo nazionale di intervenire sulla Regione Molise, considerata un caso emblematico delle difficoltà che colpiscono molte aree disagiate e poco popolate del Paese. Una richiesta che si inserisce in una visione più ampia di riequilibrio territoriale del sistema sanitario.

In questo quadro, Sereni richiama anche le proposte avanzate dal Pd con la legge sulle aree interne. Tra le priorità indicate ci sono investimenti su Case e Ospedali di Comunità, misure di incentivo specifiche per attrarre e trattenere i professionisti sanitari e una revisione dei parametri attualmente vigenti per gli ospedali e per la sanità pubblica nelle aree interne.

La nota della dirigente dem si chiude con un messaggio politico chiaro: senza un cambio di passo nelle politiche sanitarie regionali e senza un intervento deciso a livello nazionale, il rischio è quello di lasciare intere comunità prive di risposte adeguate. Una prospettiva che, per il Pd, non è più accettabile.