La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, interviene con fermezza nel dibattito politico nazionale e internazionale, rispondendo direttamente alle dichiarazioni della premier Giorgia Meloni e spostando l’attenzione sul conflitto israelo-palestinese.
“Ho visto che Giorgia Meloni chiede a tutte le forze politiche di condannare i fatti di Milano. Io non ho alcuna difficoltà a condannare la devastazione della stazione di Milano e il ferimento di 60 agenti di polizia. Noi abbiamo sempre condannato ogni forma di violenza politica perché non la riteniamo mai giustificabile e perché non è il nostro metodo, non lo è mai stato”, ha affermato Schlein, facendo riferimento agli scontri avvenuti durante la manifestazione pro-Palestina nel capoluogo lombardo.
La Schlein, pur condannando senza esitazione le violenze, invita a non oscurare il senso più ampio della mobilitazione: “Non possiamo accettare però di vedere che la violenza di qualche centinaio di manifestanti che hanno colpito la stazione copra quelle decine di migliaia di manifestanti che pacificamente oggi in tutto il paese hanno manifestato per Gaza”.
Ma è sul piano della politica estera che arriva la stoccata più dura all’esecutivo: “E lo dico perché mentre noi la violenza politica la condanniamo sempre stiamo ancora aspettando che Giorgia Meloni condanni i crimini di Netanyahu a Gaza come in Cisgiordania anziché fare e dire solo quello che sta bene a Trump e a Netanyahu stesso”.
Parole forti, che aprono un nuovo fronte nel già teso confronto tra maggioranza e opposizione, e che rilanciano con forza la richiesta di una presa di posizione chiara da parte del governo italiano sulla crisi in Medio Oriente.