Separazione delle carriere, Sottani: “Non è la riforma della giustizia, ma truffa di etichette”

Aula di Tribunale

Il procuratore generale Sergio Sottani critica la proposta di separazione delle carriere dei magistrati come una “truffa delle etichette”. Nel saluto istituzionale alla Tavola Rotonda del 10 settembre 2025 all’Università degli Studi di Perugia sul tema “La separazione delle carriere dei magistrati”, Sottani ha sottolineato che la riforma non incide sui problemi del sistema giudiziario, ma mira a dividere l’unico CSM in due, con sorteggio per i componenti che mortifica i magistrati e indebolisce l’autorevolezza.

Non riforma giustizia, ma ordinamento

Sottani chiarisce che la separazione delle carriere non è una riforma della giustizia. Non accelera processi, non riduce errori giudiziari, non rafforza personale amministrativo. Non introduce deflattivi per carico lavoro, né migliora edilizia giudiziaria. È invece una modifica costituzionale che elimina l’unità della giurisdizione, separando giudici e pubblici ministeri in assetti diversificati. Il progetto, secondo Sottani, non incide direttamente sui problemi giudiziari. Migliora qualità indirettamente separando il corpo unico della magistratura. Replica che già esiste diversificazione tra civili e penali, e all’interno penali tra giudici e accusa.

Evitare truffa etichette

La chiarezza terminologica evita la “truffa delle etichette”. Si fa sembrare che si voti per qualcosa di diverso dal vero oggetto referendario. Non si separa solo carriere, ma si scinde l’unico CSM in due, separati e indeboliti. Dalla riforma Cartabia 2022, funzioni sono già separate. Passaggio reciproco avviene solo una volta in vita professionale, con trasferimento distretto diverso. Numeri inequivoci confermano questo.

Conseguenze della divisione CSM

Il sorteggio per nomina componenti CSM è dispendioso economicamente. È mortificante per magistrati, inibisce eleggere rappresentanti. Riflesso su responsabilità politica: a sorteggiato non si chiede conto agire in CSM. La creazione di un corpo autonomo PM rende rappresentanti accusa auto-referenziali. Potere maggiore di attuale. Per freno, necessario sottoporre PM a esecutivo o escludere titolarità azione penale. Ridurre PM a avvocato accusa che sostiene ragioni polizia dipendente esecutivo. O introdurre esercizio discrezionale azione penale, non rimesso solo potere giudiziario. Tali interventi riducono garanzie giurisdizionali in Stato di diritto.

Contesto istituzionale PM

Il tema separazione carriere non separa dal contesto istituzionale PM. Sbagliato richiamare acriticamente esperienze straniere con architetture costituzionali diverse. Fuorviante ragionare solo assetto carrieristico senza bilanciamento poteri. Salvaguardare garanzie giurisdizione e rifuggire concezioni demagogiche. Rappresentazione macchiettistica di azione giudiziaria complessa.

Conclusione: non sondaggio su magistratura

La materia costituzionale trattata accelerata in Parlamento per referendum non è sondaggio su soddisfacimento magistratura. Sondaggi influenzati da campagne discredito da organi informazione e esponenti politici. Al contrario, disegna quadro costituzionale dove PM trasformato da organo giustizia a rappresentante accusa. Interessato più a risultato che rispetto garanzie cittadini.