Sicurezza sul lavoro, via libera del Consiglio dei ministri al nuovo decreto

caso Almasri – premier Meloni, ministri dell’Interno e della Giustizia Piantedosi e Nordio e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano

Il Consiglio dei ministri di martedì ha approvato un decreto-legge con misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile. L’obiettivo: rafforzare la prevenzione e ridurre gli infortuni.

Il Consiglio dei ministri, riunitosi a Palazzo Chigi sotto la presidenza di Giorgia Meloni, ha approvato un decreto-legge sulla sicurezza sul lavoro, proposto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone e dal Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci. Il provvedimento punta a consolidare la cultura della sicurezza, promuovere la prevenzione e tutelare i lavoratori in tutti i settori produttivi, attraverso incentivi alle imprese virtuose, un rafforzamento della vigilanza e nuove misure a tutela degli studenti e dei lavoratori.

Il decreto introduce premi e agevolazioni per i datori di lavoro che presentano un andamento infortunistico positivo, insieme a una revisione delle aliquote INAIL e dei contributi agricoli a partire dal 1° gennaio 2026. Le imprese che aderiranno alla Rete del lavoro agricolo di qualità dovranno dimostrare di non avere condanne o sanzioni in materia di sicurezza negli ultimi tre anni e, in cambio, potranno accedere a una quota delle risorse messe a disposizione dall’INAIL. Viene inoltre rafforzata la vigilanza sul subappalto, pubblico e privato, e introdotto l’uso del badge digitale di cantiere e della patente a crediti, strumenti che consentiranno di monitorare in tempo reale i dati dei lavoratori assunti tramite la piattaforma SIISL, il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa. Il testo prevede anche un incremento degli organici dell’INAIL e del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro, in modo da garantire una rete ispettiva più ampia e incisiva.

Il provvedimento interviene anche sul fronte della formazione, degli indennizzi e della tutela delle categorie più esposte. L’obbligo di aggiornamento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza viene esteso anche alle imprese con meno di quindici dipendenti, garantendo così una preparazione uniforme in tutti i contesti lavorativi. Si rafforza inoltre la copertura assicurativa dell’INAIL per gli studenti impegnati nei percorsi scuola-lavoro, che verrà estesa anche agli infortuni occorsi durante il tragitto casa-lavoro. Il decreto introduce anche una borsa di studio a carico dell’INAIL per gli studenti superstiti di persone decedute a causa di infortuni sul lavoro o malattie professionali.

Grande attenzione è dedicata anche alla prevenzione. Viene promossa l’adozione di linee guida per il tracciamento e l’analisi dei cosiddetti “near miss”, ovvero i mancati infortuni, da parte delle imprese con più di quindici dipendenti. Le aziende che adotteranno modelli organizzativi avanzati di gestione della sicurezza potranno beneficiare di incentivi economici e premiali. Nelle attività a rischio elevato, inoltre, si introduce una nuova tipologia di visita medica obbligatoria nei confronti del lavoratore qualora vi sia il ragionevole sospetto che si trovi sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti.

Le risorse derivanti dalle sanzioni amministrative delle ASL saranno destinate esclusivamente al rafforzamento delle attività di prevenzione e formazione. I fondi serviranno a potenziare la sorveglianza epidemiologica dei rischi, i servizi SPRESAL dedicati alla sicurezza nei luoghi di lavoro e i programmi di aggiornamento professionale.

Con questo intervento, il Governo intende costruire un sistema più moderno, sicuro e responsabile, capace di tutelare i lavoratori, valorizzare le imprese virtuose e rafforzare il ruolo della prevenzione come pilastro della crescita economica e sociale del Paese.