Giorgia Meloni riceve una standing ovation al Meeting di Rimini, nel suo primo intervento da presidente del consiglio alla kermesse di Comunione e Liberazione. Il discorso del 25 agosto 2025 ha toccato temi cruciali come l’Europa, il conflitto a Gaza, la guerra in Ucraina, la famiglia e la lotta alla droga. “Questo evento è la piazza del dialogo per eccellenza”, ha dichiarato Meloni, sottolineando l’importanza del Meeting come appuntamento chiave nel dibattito politico e culturale italiano.
Un’Europa pragmatica
Meloni ha invocato un’Europa “che faccia meno ma faccia meglio”, superando il dibattito sterile tra euroscetticismo ed europeismo. “La sfida è delineare un’Europa del pragmatismo”, ha affermato, proponendo un approccio concreto per rafforzare il ruolo dell’Unione Europea. La presidente del consiglio ha criticato un’Europa burocratica, spingendo per una maggiore efficienza e focalizzazione su priorità strategiche.
L’Italia protagonista globale
“L’Italia si è riappropriata del suo posto nel mondo”, ha dichiarato Meloni, evidenziando il nuovo ruolo del Paese come modello di stabilità. Non più considerata la “grande malata d’Europa”, l’Italia attira investitori grazie alla sua affidabilità, con tassi di interesse ormai allineati a quelli della Francia. “Essere protagonisti della storia e del proprio destino non è facile né gratis”, ha aggiunto, sottolineando la necessità di ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti per sicurezza e libertà.
Gaza, Ucraina e famiglia
Sul piano internazionale, Meloni ha ribadito il sostegno italiano alla pace in Ucraina, auspicando una soluzione che garantisca sovranità e dignità al Paese. Per Gaza, ha chiesto un cessate il fuoco per proteggere i civili e favorire negoziati. Sul fronte interno, la presidente del consiglio ha enfatizzato il valore della famiglia come pilastro sociale e la lotta alla droga come priorità per tutelare i giovani, promettendo misure concrete nella prossima legge finanziaria.
Un discorso di visione
L’intervento di Meloni ha galvanizzato il pubblico del Meeting, che l’ha accolta con una standing ovation. La sua visione per un’Italia autorevole e un’Europa pragmatica ha trovato eco tra i presenti, consolidando il ruolo del governo nella scena internazionale. Con un’agenda che spazia dalle riforme interne ai conflitti globali, Meloni ha riaffermato l’impegno a guidare il Paese verso una nuova centralità, pagando “il prezzo della libertà” per un futuro più forte.