Tajani alla Camera: informativa urgente sulla situazione a Gaza

Camera dei deputati informativa urgente del ministro degli Esteri sulla situazione nella striscia di Gaza

Durante l’informativa urgente alla Camera dei Deputati sulla situazione nella Striscia di Gaza, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha tracciato un quadro complesso, tra denuncia della crisi umanitaria, impegno diplomatico e ferme condanne.

“La popolazione della Striscia sta pagando da troppo tempo un prezzo altissimo. Pagano, come ha sottolineato Papa Leone XIV, i bambini, gli anziani, le persone malate. Questi morti innocenti feriscono i nostri valori e indignano le coscienze”, ha affermato il ministro, sottolineando la gravità di una crisi che, secondo lui, impone una riflessione etica e politica. Ha poi aggiunto: “La legittima reazione del governo israeliano a un terribile e insensato atto terroristico, sta assumendo forme assolutamente drammatiche e inaccettabili”, lasciando intendere una forte preoccupazione per le proporzioni dell’azione militare in corso.

A fronte di questa situazione, Tajani ha indicato la necessità di un immediato cambio di passo: “I bombardamenti devono finire, l’assistenza umanitaria deve riprendere al più presto, il rispetto del diritto internazionale umanitario deve essere ripristinato”.

Sul piano politico, il ministro ha ribadito la visione italiana per una soluzione duratura: “Lo voglio ribadire chiaramente: l’unica prospettiva possibile per la pace, l’obiettivo irrinunciabile resta l’avvio di un processo politico che porti a due Stati che convivano in pace e sicurezza”. In quest’ottica, ha precisato che l’Italia si sta muovendo attivamente: “Stiamo lavorando con un’azione a 360 gradi con tutti i nostri partner, a partire da quelli europei e dal segretario di Stato Rubio, con cui stiamo portando avanti un’intensa azione diplomatica per riannodare i fili del dialogo e fermare la catastrofe”.

Tajani ha poi espresso preoccupazione per il crescente clima di odio in Europa: “Vorrei condividere anche qui la mia forte preoccupazione per i rigurgiti di antisemitismo a cui assistiamo in questi giorni. Episodi vergognosi come il cartello appeso in un negozio a Milano non possono essere derubricati a fatto di cronaca. Perfino la Senatrice Liliana Segre, a cui vanno tutta la mia solidarietà, è stata oggetto di incredibili, aberranti insulti antisemiti”. Con voce ferma ha poi ammonito: “Non si possono far ricadere sugli ebrei le azioni del Governo israeliano! Mai più! Nessuno dovrà mai più avere paura perché ebreo”. Le sue parole hanno suscitato l’applauso dell’intera Aula, ma anche alcune scintille, quando ha parlato del “virus dell’antisemitismo” rivolgendosi ai banchi dell’opposizione.

Rispetto alla questione degli sfollamenti, Tajani ha voluto essere netto: “Voglio ribadirlo anche oggi in quest’Aula con la massima chiarezza: l’espulsione dei palestinesi da Gaza non è e non sarà mai un’opzione accettabile”. E ha aggiunto: “Per questo sosteniamo con convinzione il piano arabo a guida egiziana per la ripresa e la ricostruzione della Striscia, che è incompatibile con qualsiasi ipotesi di sfollamento forzato”.

L’Italia, ha spiegato il ministro, è pronta a contribuire attivamente: “Come ho ribadito più volte insieme al ministro Crosetto, l’Italia è pronta a contribuire a un’eventuale missione internazionale di mantenimento della pace nella Striscia di Gaza, sotto l’egida delle Nazioni Unite e a guida araba. Siamo convinti che il ruolo dei Paesi arabi moderati sia la chiave di volta per costruire una nuova architettura politica e di sicurezza nella regione”.

Crosetto, Salvini, Tajani

Tajani ha poi risposto a chi accusa il governo di immobilismo: “Chi dice che il governo sta ignorando la crisi di Gaza, offende la verità, ma soprattutto offende i tanti italiani che, in un’azione di sistema coordinata dal governo, che non ha eguali tra i nostri partner, hanno offerto il proprio contributo concreto a favore della popolazione palestinese”.

Ha elencato quindi alcune delle iniziative messe in campo: “Nel fine settimana sono entrati a Gaza attraverso il Valico di Kerem Shalom anche i 15 camion italiani che abbiamo donato al Programma Alimentare Mondiale e che abbiamo fatto uscire dal porto di Ashdod. Sappiamo che questo non è sufficiente, continuiamo a lavorare affinché l’afflusso di aiuti venga intensificato, attraverso ulteriori azioni concrete sul terreno. È con i fatti che si aiutano i palestinesi. Non con i proclami o la demagogia”.

Ricordando il programma “Food for Gaza”, ha aggiunto: “Da marzo dello scorso anno abbiamo fatto arrivare nella Striscia oltre 110 tonnellate di aiuti alimentari, sanitari e beni di prima necessità”. L’Italia, ha ricordato, ha anche svolto un ruolo importante nelle evacuazioni: “Abbiamo consentito a oltre 700 persone di lasciare la Striscia, tra cittadini italiani, italo-palestinesi, detentori di permesso di soggiorno e loro familiari diretti. Proprio in queste ore stiamo portando a termine una nuova evacuazione da Gaza di 31 palestinesi”.

Il ministro ha poi richiamato l’impegno sanitario e umanitario del governo: “A oggi, 133 piccoli pazienti e relative famiglie, per un totale di 393 persone, sono stati curati in strutture italiane”, grazie alla collaborazione con il Patriarcato Latino di Gerusalemme e la Comunità Papa Giovanni XXIII.

Infine, Tajani ha voluto ribadire la posizione dell’Italia nei confronti di alcuni comportamenti del governo israeliano: “Il governo non ha mai abbassato la guardia sui comportamenti del governo israeliano che abbiamo ritenuto meritevoli di censura. Penso a quando l’esercito israeliano è arrivato a sparare anche dentro la parrocchia cattolica di Gaza, a dicembre 2023. Lo abbiamo detto subito con forza: non era lì che si nascondevano i terroristi di Hamas”. E ha ricordato anche altri episodi gravi: “Abbiamo condannato l’attacco contro gli operatori umanitari di World Central Kitchen di aprile dello scorso anno, o le operazioni militari che hanno reso complicatissima anche la campagna per la vaccinazione dei bambini contro la poliomielite”, campagna alla quale anche l’Italia ha contribuito.