Tajani torna a chiedere cessate il fuoco immediato e il rilascio degli ostaggi

Antonio Tajani

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani interviene nuovamente sulla crisi in Medio Oriente e ribadisce la posizione dell’Italia sull’offensiva israeliana in corso nella Striscia di Gaza. “Abbiamo sempre detto di essere contrari all’offensiva su Gaza per i rischi che corre la popolazione civile, non certo per difendere Hamas che usa gli ostaggi come scudi umani”: lo ha detto in un’intervista a Sky, mentre prosegue l’operazione di terra israeliana a Gaza City e si aggrava il bilancio delle vittime.

Tajani sottolinea la necessità di una rapida de-escalation, serve “accelerare i tempi per un cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi senza condizioni e la fine degli attacchi”. Un messaggio diretto ai principali attori del conflitto, ma anche alla comunità internazionale, sempre più divisa tra appelli umanitari e il sostegno politico-militare agli alleati in campo.

Il ministro ha poi ricordato la drammaticità della situazione nella Striscia, sottolineando quanto accaduto negli ultimi mesi: “Si è già vista carneficina in questi mesi a Gaza, non sarà facile”. Una constatazione amara che rispecchia le immagini e i numeri che arrivano quotidianamente dall’enclave palestinese: civili uccisi, infrastrutture distrutte, ospedali al collasso, e una crisi umanitaria sempre più profonda.

L’Italia continua dunque a spingere per una soluzione diplomatica, cercando di mantenere una posizione equilibrata: ferma condanna del terrorismo di Hamas, ma anche forte preoccupazione per l’impatto dell’offensiva israeliana sulla popolazione civile. Un equilibrio difficile, in un conflitto sempre più polarizzato.