Gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un’intesa significativa per ridurre le tensioni commerciali. Dopo intensi negoziati a Ginevra, le due potenze economiche hanno concordato una sospensione parziale dei dazi per 90 giorni, con una riduzione sostanziale delle tariffe reciproche.
Riduzione delle tariffe doganali
L’accordo prevede che gli Stati Uniti riducano i dazi sui beni cinesi dal 145% al 30%. Mentre la Cina abbasserà le tariffe sui prodotti americani dal 125% al 10%. Questa misura entrerà in vigore entro il 14 maggio e rappresenta un passo rilevante verso la normalizzazione delle relazioni commerciali tra i due Paesi.
USA-Cina, dazi: la pausa di 90 giorni
Prima però, gli Stati Uniti «modificheranno l’applicazione dell’aliquota aggiuntiva ad valorem sui dazi doganali di origine cinese. Sono inclusi quelli delle regioni speciali di Hong Kong e Macao), sospendendo 24 punti percentuali di tale aliquota per un periodo iniziale di 90 giorni, mantenendo al contempo la restante aliquota ad valorem del 10% su tali articoli».
Uguali gli oneri per la Cina. Come gli USA modificherà di conseguenza l’applicazione dell’aliquota aggiuntiva ad valorem sugli articoli degli Stati Uniti, «sospendendo 24 punti percentuali di tale aliquota per un periodo iniziale di 90 giorni e mantenendo al contempo la restante aliquota aggiuntiva ad valorem del 10% su tali articoli».
Proseguimento delle trattative
Le delegazioni, guidate dal vicepremier cinese He Lifeng e dal segretario al Tesoro USA Scott Bessent, continueranno le discussioni per affrontare le questioni economiche e commerciali in sospeso. Inoltre, le consultazioni potranno svolgersi alternativamente in Cina, negli Stati Uniti o in un Paese terzo.
USA-Cina, dazi: reazioni e prospettive
Il segretario al Tesoro Bessent ha dichiarato: «Nessuna parte vuole il disaccoppiamento delle due economie». Entrambe le nazioni riconoscono l’importanza di una relazione economica sostenibile e reciprocamente vantaggiosa. L’accordo ha avuto un impatto positivo sui mercati finanziari, con un rialzo delle borse globali e un rafforzamento del dollaro. Questo sviluppo segna un passo avanti nella risoluzione delle tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali, con l’auspicio che si possa giungere a un accordo duraturo nel prossimo futuro.