La Russia ha lanciato una nuova ondata di bombardamenti contro l’Ucraina nelle prime ore di oggi, lunedì 3 novembre 2025. Secondo le autorità di Mosca, nell’offensiva sono stati impiegati droni e missili, compresi i vettori ipersonici Kinzhal.
Sul terreno, le forze russe affermano di aver ottenuto significativi progressi nella regione orientale del paese, in particolare nella città di Pokrovsk, nel Donetsk. Il controllo del centro abitato — considerato strategico sia dal punto di vista logistico che simbolico — rappresenterebbe un punto chiave nella campagna militare russa.
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le proprie truppe hanno preso posizione nel distretto di Prigordony, consolidando le linee e respingendo diversi contrattacchi ucraini. Mosca sostiene che tali manovre facessero parte di un tentativo di Kiev di “rompere l’accerchiamento” dell’area.
Parallelamente, il Cremlino ha segnalato progressi anche nella città di Kupyansk, nella regione di Kharkiv, dove — secondo fonti militari russe — “il nemico è stato scacciato da quattro posizioni fortificate nella zona industriale”. Al momento, tuttavia, le autorità ucraine non hanno confermato né commentato queste informazioni.
