“Blocchiamo tutto”, lo sciopero “senza precedenti” per Gaza: mobilitazioni in 80 città. Tensioni con il viminale

Dall’USB alla CGIL, monta la protesta contro il genocidio a Gaza e il sostegno italiano a Israele. Mobilitazioni in 80 città, tensioni con il Viminale

“Rottura immediata delle relazioni con lo Stato terrorista di Israele”: è questo lo slogan al centro dello sciopero generale indetto per lunedì 22 settembre in decine di città italiane. Una mobilitazione definita “senza precedenti” dall’Unione Sindacale di Base (USB), che denuncia “l’orrore per Gaza” e accusa il governo Meloni di “complicità con la barbarie”. A Roma attesa la partecipazione di decine di migliaia di persone, in piazza dei Cinquecento dalle ore 11.

“Ogni città, grande o piccola, sta rispondendo alla chiamata del ‘Blocchiamo tutto’. È una valanga di adesioni che travolge tutto: vecchie appartenenze, sigle sindacali, differenze generazionali e persino religiose” si legge nella nota diffusa da USB, secondo cui “milioni” potrebbero aderire allo sciopero e alle manifestazioni.

Blocchiamo tutto, un messaggio politico e umanitario

Il messaggio della giornata è politico e umanitario: “Bloccare tutto significa dire alla popolazione palestinese che non siamo rimasti fermi – afferma Maria Elena Delia, portavoce del movimento – ma che abbiamo cercato di aiutarli e difenderli”.

USB punta il dito contro il governo italiano e le sue relazioni con Israele: “Ipocriti che vi nascondete dietro mille distinguo, bugiardi che continuate a commerciare armi, complici di un genocidio conclamato”. E ancora: “A Palazzo Chigi decidano cosa fare, o rischiano di ricevere un avviso di sfratto”.

Pressioni sulle scuole, la denuncia di Flc-CGIL a Piacenza

Tensioni si registrano anche nel mondo della scuola. La Flc-Cgil di Piacenza parla di “pressioni ministeriali” sui dirigenti scolastici per limitare le iniziative previste il 22 settembre, spingendoli a confinare le attività “dentro le aule”, snaturando “il senso della manifestazione”.

Il sindacato chiede chiarezza: “Dirigenti scolastici, denunciate pubblicamente se siete stati avvisati o messi in guardia da autorità ministeriali o prefettizie. La trasparenza è fondamentale per difendere l’autonomia della scuola”.

Blocchiamo tutto, mobilitazioni in almeno 80 città

Secondo gli organizzatori, sono circa 80 le piazze coinvolte finora. Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino, ma anche centri minori, si preparano a una giornata di protesta che, per USB, potrebbe “bloccare il Paese”.

L’adesione allo sciopero, oltre che da parte di sindacati di base, arriva da diverse realtà del terzo settore, associazioni studentesche e collettivi. Il tema della guerra in Medio Oriente, in particolare il dramma umanitario a Gaza, ha catalizzato rabbia e attivismo trasversali, con un ritorno di manifestazioni che, nelle intenzioni degli organizzatori, non si fermeranno al 22 settembre.