Non tutta l’Italia è ostaggio dell’inefficienza. Esistono esempi concreti – e documentati – di pubbliche amministrazioni che funzionano, riducono i tempi, dialogano con cittadini e imprese. Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige, in particolare, dimostrano che semplificare si può.
Nel Comune di Bolzano, ottenere un permesso per ristrutturare un appartamento richiede in media 60 giorni, contro i 142 della media nazionale (fonte: Ance 2024). “Abbiamo digitalizzato tutto il processo, incluso il pagamento dei diritti di segreteria”, spiega il dirigente del settore urbanistica. “Il cittadino carica i documenti online, riceve notifiche via email, e se manca qualcosa glielo comunichiamo entro 3 giorni”.
Il segreto? “Un team dedicato all’accoglienza e all’orientamento pratiche. Non diamo per scontato che il cittadino debba sapere tutto”.
A Reggio Emilia e Modena gli sportelli SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) sono stati centralizzati e informatizzati. Un imprenditore può avviare un’attività commerciale con un solo accesso digitale, tramite il portale AccessoUnitario. “L’integrazione tra Comuni, Camera di Commercio e ASL ha fatto la differenza”, dice Giulia Turrini, responsabile SUAP di Modena. “Usiamo piattaforme interoperabili. Se l’ASL approva una parte della documentazione, il Comune la riceve in tempo reale. Niente fotocopie, niente file.”
Secondo il Rapporto sulla qualità dei servizi pubblici regionali (Cgia di Mestre, 2024):
- Il Trentino-Alto Adige è la regione con la burocrazia più efficiente.
- L’Emilia-Romagna è al primo posto per trasparenza e digitalizzazione dei procedimenti.
- In coda: Calabria, Sicilia e Campania, dove i tempi medi per una pratica edilizia superano spesso l’anno. E tutta la burocrazia è praticamente una trappola per imprese e cittadini.
La differenza non è solo nelle risorse, ma nella cultura amministrativa. Dove c’è una visione politica che punta sull’efficienza e forma i funzionari, i risultati arrivano. Dove l’amministrazione è una giungla di favori e interpretazioni personali, si torna al medioevo burocratico.
(Con il contributo di Luca Capalbo, Bruno Mirante ed Ernesto Mastroianni)