Campania, gossip e politica: Sangiuliano verso la candidatura, ma in campo potrebbe ritrovare la sua ex Maria Rosaria Boccia

Boccia-Sangiuliano

Fanno dei giri immensi, e poi ritornano. Non solo in amore, ma anche in politica. Gennaro Sangiuliano, ex ministro della Cultura, oggi inviato Rai a Parigi, sembra sempre più vicino a una candidatura in Campania con Fratelli d’Italia, dove il partito lo vorrebbe capolista per la corsa alla presidenza della Regione. Una scelta che lo riporterebbe nella sua terra, ma anche — ironia della sorte — davanti a un volto del passato: Maria Rosaria Boccia, imprenditrice e scrittrice originaria di Pompei, con cui lo scorso anno aveva condiviso una relazione finita tra lacrime, talk show e carte bollate.

Ora i due potrebbero ritrovarsi su fronti opposti, e non solo metaforicamente. La Boccia infatti sta valutando se accettare la proposta di Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e leader di Alternativa Popolare, che la vorrebbe candidata in Campania con la sua lista “Dimensione Bandecchi”. Un corteggiamento politico che va avanti da settimane e che potrebbe trovare un punto di svolta proprio questa sera, quando i due si incontreranno a Napoli per una cena “cordiale e informale”, come l’ha definita la stessa Boccia, “davanti a una pizza preparata dalla figlia del presidente”.

«Sarà un momento di confronto sincero — ha spiegato — per approfondire la sua proposta, ma ogni decisione sarà presa solo dopo l’incontro». Una frase che suona più come un “forse” che come un “no”.
Solo pochi giorni fa Bandecchi aveva reso pubblica la sua intenzione di candidarla: «Ho chiesto a Maria Rosaria Boccia di correre con noi in Campania — aveva dichiarato — ma lei non ha ancora deciso. Io penso che sia una vittima di una vicenda giudiziaria assurda e che la sua storia meriti attenzione».

Il riferimento è al clamore mediatico che l’ha travolta negli ultimi mesi, una vicenda personale e giudiziaria che ha messo la Boccia al centro di interviste, polemiche e ricostruzioni di stampa. Proprio quella storia — e il coraggio con cui ha scelto di raccontarla — ha convinto Bandecchi a offrirle un ruolo politico, e persino a pubblicare il suo libro con la casa editrice da lui controllata. «Che io pubblichi il suo libro è sicuro — ha detto il sindaco di Terni — e che io pensi che abbia ragione, pure».

All’inizio Boccia aveva declinato l’invito, ringraziando ma prendendo le distanze da un impegno diretto. Poi, però, il dialogo è ripreso: «Lui non si è arreso — ha raccontato — e ha voluto proseguire, mostrando grande determinazione e sincero interesse».
In parallelo, anche Sangiuliano sembra pronto a rimettersi in gioco. Dopo mesi trascorsi a Parigi, l’ex ministro si è detto “lusingato dalle tante richieste” arrivate da esponenti di centrodestra, a partire dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, che lo vorrebbe alla guida della coalizione in Campania. «Ci sto pensando», ha ammesso. Una frase che in politica equivale spesso a un sì.

E i segnali social sembrano confermarlo. Due giorni fa Sangiuliano ha postato su Instagram una foto con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, accompagnata da un messaggio dal sapore elettorale: «Amare la propria terra significa amare la propria comunità. Molti lo teorizzano, qualcuno lo fa con atti concreti». Parole che suonano come una dichiarazione d’intenti, seguite dal riferimento al recupero dell’Albergo dei Poveri, “destinato a diventare la più grande infrastruttura culturale d’Europa”.

Dietro le quinte, a Roma e in Rai, in pochi hanno dubbi: la candidatura di Sangiuliano è considerata quasi certa. L’ex direttore del Tg2, vicino a Giorgia Meloni sin dagli esordi, avrebbe già ricevuto via libera politico da Palazzo Chigi e sostegno da parte del partito.
Se la Boccia accettasse davvero la proposta di Bandecchi, la Campania si trasformerebbe in un teatro perfetto per un duello inaspettato: due ex che si ritrovano, questa volta, a contendersi voti invece che attenzioni.

Un intreccio che mescola politica e sentimenti, con una dose di spettacolo degna di un film di Ettore Scola. Perché Sangiuliano e Boccia non sono due nomi qualsiasi. Dodici mesi fa, la loro relazione era finita su tutti i giornali: post d’amore, interviste struggenti, accuse reciproche, fino alle querele e alla decisione di lui di lasciare il governo. Poi il silenzio. Ora, a distanza di un anno, i due tornano in scena, su palcoscenici diversi ma con lo stesso pubblico.

Da un lato, il politico che sogna di guidare la sua terra. Dall’altro, la donna che da simbolo mediatico cerca una nuova legittimazione pubblica. A unirli ancora, almeno per ora, una pizza a Napoli. Da quella tavola, forse, passerà il futuro di una sfida che promette scintille — e che in Campania, come nella vita, non esclude colpi di scena.