Il caos che ha interessato sabato sera il traffico aereo del Nord Italia ha scatenato una durissima reazione delle opposizioni, che chiedono con forza che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si presenti urgentemente in Parlamento per riferire sull’accaduto.
Il guasto tecnico – che ha colpito il centro di controllo dell’Enav di Milano, rallentando la trasmissione dati – ha costretto a terra per diverse ore centinaia di voli negli scali di Liguria, Lombardia e Piemonte, creando disagi a migliaia di passeggeri. Una situazione che, secondo il Partito Democratico, il Movimento Cinque Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e Italia Viva, merita una risposta istituzionale immediata.
Caos aereo, le accuse delle opposizioni: «Salvini, Un ministro assente»
Tra i più critici la deputata Elisabetta Piccolotti (AVS), che chiede apertamente che Salvini lasci il dicastero: «È evidente che i trasporti non gli interessano. Preferisce i titoli propagandistici alle soluzioni concrete».
Dal M5S, la senatrice Gabriella Di Girolamo parla di «ennesima dimostrazione dell’incapacità di questo governo di garantire i servizi essenziali», e chiede che il report tecnico promesso sul guasto sia reso pubblico integralmente: «Vogliamo sapere se c’è stato un rischio reale per i passeggeri e le loro famiglie».
Il Partito Democratico, attraverso i deputati Anthony Barbagallo e Andrea Casu (commissione Trasporti), sottolinea l’assenza di reazione tempestiva da parte del ministro: «Salvini si limita a comunicare a posteriori che ha seguito la situazione. È ora che venga in Aula a riferire con serietà».
La replica del ministero: «Salvini in contatto con tutti i soggetti coinvolti»
In nottata è arrivata una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in cui si precisa che il ministro ha seguito con attenzione l’evolversi della situazione e che è stato «costantemente in contatto con Enav e con tutti i soggetti coinvolti». Il traffico aereo, è stato assicurato, è progressivamente tornato alla normalità.
Dalla maggioranza, l’unico a intervenire pubblicamente è stato Salvatore Deidda, presidente della Commissione Trasporti della Camera (FdI), che ha espresso «rammarico per quanto accaduto», ricordando però che spetta alle compagnie aeree fornire assistenza ai passeggeri.
Anche Italia Viva chiede chiarezza: «Serve trasparenza da Enav e Tim»
Sul tavolo non c’è solo la posizione del ministro. Italia Viva, con la capogruppo al Senato Raffaella Paita, punta il dito anche contro Enav e Tim, chiedendo che entrambe riferiscano in Parlamento: «Il rimpallo di responsabilità sul guasto ai radar è inaccettabile. I cittadini hanno diritto a sapere cosa è successo e perché».
Caos aereo, una falla tecnologica nel 2025: interrogativi aperti
Il blackout informatico che ha bloccato i voli ha riportato al centro il tema della fragilità delle infrastrutture digitali nel settore dei trasporti. In un Paese che punta su digitalizzazione e mobilità moderna, episodi come quello di sabato mostrano quanto ancora sia necessario investire in sicurezza informatica, prevenzione e rapidità di risposta.
Ora le opposizioni chiedono che non si cerchi solo un colpevole, ma si apra un dibattito politico serio sullo stato delle infrastrutture critiche del Paese, in un momento in cui i cittadini pagano il prezzo dei disservizi senza ricevere spiegazioni chiare.
L’ultima parola, almeno per ora, spetta al Parlamento. E Salvini è chiamato a rispondere.