L’Unione Europea mantiene ferma la propria posizione sui dazi statunitensi, ma ammette che alcuni prodotti tradizionali europei, come vini e liquori, non rientreranno nel primo gruppo di esenzioni previste da Washington.
“La Commissione europea rimane determinata a raggiungere e garantire il numero massimo di esenzioni anche per prodotti tradizionali come vini e liquori”, ha spiegato il portavoce Olof Gill durante un briefing con la stampa. Tuttavia, ha precisato: “non ci aspettiamo che vini e liquori siano inclusi tra il primo gruppo di esenzioni annunciate domani dagli Stati Uniti. Pertanto questo settore, come tutti gli altri settori economici, sarà soggetto al 15%“.
L’Ue guarda ora al 1° agosto, data entro la quale gli Stati Uniti dovranno formalizzare l’attuazione dell’intesa annunciata domenica tra la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente americano Donald Trump. “L’Ue si aspetta che domani gli Stati Uniti diano attuazione all’accordo”, ha ribadito Gill, aggiungendo che, in mancanza di un intervento concreto, potrebbe scattare la minacciata tariffa del 30% annunciata da Trump nelle scorse settimane.
Secondo il portavoce della Commissione, “i negoziatori di Ue e Usa stanno lavorando” per finalizzare “la dichiarazione congiunta” sull’intesa di principio sui dazi raggiunta domenica da Ursula von der Leyen e Donald Trump. Tuttavia, ha chiarito che la dichiarazione “non è legalmente vincolante: è un impegno politico, una tabella di marcia”, e che solo in seguito si aprirà un nuovo ciclo negoziale per discutere “ulteriori esenzioni”.
Nel testo in via di definizione non comparirà alcun riferimento all’esenzione delle Big Tech americane dalla digital tax, né sarà incluso il tema delle quote per l’import-export di acciaio e alluminio tra Ue e Usa. “Lavoriamo per avere qualcosa di pronto e praticabile il prima possibile”, ha aggiunto Gill.
Intanto, dal fronte statunitense, il presidente Donald Trump ha difeso con fermezza la sua politica commerciale. In un post pubblicato sul suo social Truth, ha scritto: “Se il nostro Paese non fosse stato in grado di proteggersi usando dazi contro dazi, saremo morti, senza alcuna possibilità di sopravvivenza o successo”.