Con il ritorno a scuola, l’associazione Meter lancia un nuovo allarme sull’aumento della violenza digitale tra adolescenti, legata all’uso improprio dell’intelligenza artificiale e alla diffusione di immagini manipolate o condivise senza consenso. Il fenomeno del deepnude e quello del revenge porn si affermano come nuove frontiere di un abuso sempre più diffuso e difficile da controllare.
125 studentesse italiane denudate virtualmente
Una delle segnalazioni più recenti raccolte dall’associazione riguarda 125 studentesse italiane denudate virtualmente da coetanei tramite software di intelligenza artificiale. Un episodio emblematico, che mostra quanto le nuove tecnologie possano diventare strumenti di violenza e umiliazione.
Secondo Meter, questi episodi si aggiungono a un quadro già critico, dove aumentano anche i casi di sexting, sextortion e adescamento online. L’associazione parla di “una violenza silenziosa, che si insinua nella quotidianità digitale dei ragazzi e delle ragazze, spesso senza che gli adulti se ne accorgano”.
490 richieste di aiuto nel 2024
Nel solo 2024, il Centro Ascolto di Meter ha gestito 490 richieste di tutela di minori, in larga parte legate a rischi e abusi online. Le richieste hanno riguardato soprattutto supporto psicologico, giuridico e informatico, ma anche casi di abusi sessuali, disturbi d’ansia e difficoltà familiari.
Il Centro opera con un’équipe multidisciplinare di psicologi, psicoterapeuti, legali e tecnici informatici, offrendo ascolto e consulenza non solo a minori ma anche a famiglie, insegnanti e adulti che affrontano situazioni di disagio legate all’uso del web: dall’abuso digitale alle dipendenze da internet, fino ai conflitti familiari e al cyberbullismo.
“Cresce la richiesta d’aiuto via WhatsApp”
Meter segnala inoltre un incremento delle richieste di aiuto tramite WhatsApp, il canale più utilizzato dagli adolescenti. Il servizio è attivo al numero +39 342 7319716, mentre sul sito ufficiale dell’associazione (associazionemeter.org) è possibile compilare un modulo di richiesta consulenza, anche in forma anonima.
L’appello di Meter: “Servono prevenzione e consapevolezza”
L’associazione invita scuole, famiglie e istituzioni a intensificare gli sforzi di educazione digitale e prevenzione, sottolineando come “i nuovi strumenti di intelligenza artificiale possano amplificare la violenza, se usati senza etica e senza controllo”.
La presidente di Meter, don Fortunato Di Noto, ha più volte ricordato che “la tutela dei minori online deve diventare una priorità assoluta: serve una rete di adulti consapevoli, capaci di riconoscere i segnali di pericolo e di intervenire subito”.