Intorno alle 3 di notte la Global Sumud Flotilla è entrata nella zona a alto rischio ed è aumentata l’attività dei droni intorno alle barche. Non è arrivata molto tardi la risposta della Premier Meloni che, a margine del vertice Ue, afferma: “E’ una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi, ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità”.
Meloni: “Insistere in questa fase è irresponsabile”
“La cosa importante è il sostegno europeo al piano” per Gaza, “aspettiamo la risposta di Hamas. E credo che in questa fase, di fronte ad una possibilità che sarebbe storica, insistere in una iniziativa che ha dei margini di pericolosità e di irresponsabilità, io devo capirlo…”. Lo ha detto Giorgia Meloni a margine del vertice Ue ricordando gli appelli del presidente Mattarella e che anche la “Spagna sta facendo esattamente quello che ha fatto anche l’Italia”.
Dichiarazioni inaccettabili
È inaccettabile che la Premier Giorgia Meloni definisca “irresponsabili” i volontari della Flotilla, persone che stanno rischiando la propria vita per aprire un corridoio umanitario verso Gaza, portando aiuti essenziali a una popolazione stremata da anni di guerra, assedio e bombardamenti.
Invece di sostenere questo tentativo di pace e solidarietà, la Premier sceglie la via della delegittimazione, accusando l’impegno civile e umanitario di attivisti che, provenienti da più di 40 Paesi, stanno cercando di supplire all’inazione colpevole della comunità internazionale.
Chi oggi si mobilita per Gaza non è “irresponsabile”, ma coraggioso. Irresponsabile è chi volta le spalle al diritto internazionale, al dovere di proteggere i civili, e alla voce di chi chiede pace, giustizia e dignità per il popolo palestinese.