Elezioni in Albania: sfida tra Rama e Berisha per il futuro UE

L’Albania si prepara a un voto cruciale domenica 11 maggio 2025, con 3,7 milioni di cittadini chiamati a eleggere i 140 membri del Parlamento. La sfida principale vede contrapposti il premier uscente Edi Rama, leader del Partito Socialista, e Sali Berisha, figura storica della politica albanese e leader dell’opposizione conservatrice.

Elezioni Albania, Edi Rama punta al quarto mandato

Edi Rama, al potere dal 2013, cerca un inedito quarto mandato consecutivo. La sua campagna si concentra sull’obiettivo di far entrare l’Albania nell’Unione Europea entro il 2030, con lo slogan «Albania 2030 nella UE». Rama sottolinea i progressi in infrastrutture e riforme giudiziarie, nonostante le critiche per presunti casi di corruzione all’interno del suo governo.

Berisha guida l’opposizione

Sali Berisha, ex presidente e primo ministro, guida l’opposizione con la coalizione Alleanza per una Magnifica Albania. Nonostante sia sotto processo per corruzione, Berisha ha rilanciato la sua immagine con lo slogan “Make Albania Great Again”, ispirato a Donald Trump, e ha ingaggiato il consulente politico americano Chris LaCivita.

Elezioni Albania, novità nel voto e affluenza

Per la prima volta, gli albanesi residenti all’estero possono votare per corrispondenza, ampliando la partecipazione elettorale. Alle 10 del mattino, l’affluenza registrata era del 13,15%, leggermente inferiore rispetto alle elezioni precedenti. I seggi rimarranno aperti fino alle 19, e i risultati sono attesi entro 48 ore dalla chiusura delle urne.

I temi chiave della campagna

Entrambi i candidati hanno promesso aumenti salariali e pensionistici, con proposte simili che hanno attenuato le differenze ideologiche. La lotta alla corruzione e l’integrazione europea restano temi centrali, con l’Unione Europea che osserva attentamente il processo elettorale, supportato da oltre 570 osservatori internazionali. Il risultato di queste elezioni potrebbe determinare il futuro percorso dell’Albania verso l’adesione all’UE e influenzare la stabilità politica interna del paese.