È notte fonda quando la Global Sumud Flotilla, carica di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza, denuncia un attacco improvviso mentre naviga al largo di Creta. Esplosioni, droni non identificati, bombe sonore e sostanze urticanti hanno colpito le imbarcazioni della missione internazionale, che battono bandiera italiana, inglese e polacca.
Flotilla, Maria Elena Delia: “Un attacco agli italiani”
“Siamo stati colpiti da droni militari che hanno danneggiato gli alberi delle nostre barche e ci hanno lanciato addosso sostanze urticanti”, racconta in un video la portavoce italiana Maria Elena Delia, visibilmente scossa. “Mi aspetto che questo episodio indigni tutta la nostra politica. È un attacco all’Italia e agli italiani”, aggiunge.
Il messaggio della Flotilla è chiaro: “Queste tattiche non ci scoraggeranno. Non saremo messi a tacere. Continueremo a navigare”. Il post pubblicato sui canali social dell’organizzazione ribadisce l’impegno a rompere l’assedio su Gaza e consegnare aiuti, nonostante i tentativi di intimidazione.
La reazione della Farnesina
Immediata la reazione della Farnesina, che ha confermato che il ministro degli Esteri Antonio Tajani, attualmente a New York per l’Assemblea generale dell’Onu, è stato informato dell’accaduto. Tajani ha chiesto all’ambasciata italiana a Tel Aviv di ottenere chiarimenti urgenti e ha rinnovato a Israele l’invito a garantire “l’assoluta tutela del personale imbarcato, nel rispetto del diritto internazionale e con la massima cautela”.
Nel frattempo, la Flotilla – composta da oltre 40 imbarcazioni provenienti da 44 Paesi – ha lanciato un appello alle Nazioni Unite affinché “tutti gli Stati membri garantiscano una scorta marittima e la presenza di osservatori diplomatici” per consentire alla missione di procedere in sicurezza. “Il diritto deve prevalere sulle azioni di annientamento”, si legge nel messaggio diffuso su Telegram.
Flotilla, Rete degli Studenti Medi: “L’Italia rompa gli accordi con Israele”
Anche la Rete degli Studenti Medi ha reagito con fermezza all’accaduto. “È inammissibile quanto successo stanotte”, ha dichiarato all’Ansa Angela Verdecchia, coordinatrice nazionale. “Come studenti continueremo a mobilitarci, nelle scuole e nelle piazze. Vogliamo che si parli del genocidio in corso, che l’Italia rompa gli accordi e interrompa l’invio di armi a Israele. E chiediamo che venga finalmente riconosciuto lo Stato di Palestina”.
L’attacco alla Flotilla, avvenuto in acque internazionali, rappresenta un’escalation che rischia di travolgere anche le diplomazie europee, già sotto pressione per le tensioni crescenti in Medio Oriente. Ora l’attenzione si sposta sul Palazzo di Vetro: la missione umanitaria chiede protezione. Il mondo guarderà se l’Onu sarà in grado di rispondere.