Flotilla, la missione umanitaria nel mirino di Tel Aviv. Tajani: “Fermi fino a dopo Yom Kippur”. Crescono le tensioni diplomatiche
Sono 19 le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla finora intercettate dalla marina militare israeliana, mentre 23 risultano ancora in rotta verso la Striscia di Gaza. Tra quelle bloccate c’è anche la Morgana, la nave su cui – secondo quanto riferiscono gli attivisti della missione – si trovavano il senatore del M5s Marco Croatti e l’eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi.
In totale, 22 cittadini italiani sarebbero stati fermati. Lo ha reso noto Saif Abukeshek, portavoce della Flotilla, in un video pubblicato su Instagram. Secondo i dati forniti dalla missione, gli arrestati sono 201 attivisti provenienti da 37 Paesi, tra cui 30 dalla Spagna, 21 dalla Turchia e 12 dalla Malesia.
Flotilla, Tajani: “Tutto fermo per Yom Kippur. In attesa di conferme”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con la stampa, ha spiegato che per ora i fermati “dovranno aspettare due o tre giorni, perché essendoci la festa di Yom Kippur, la più importante festività ebraica, non verranno disbrigate pratiche fino a domani sera. Probabilmente resteranno in un centro nel porto di Ashdod”.
Tajani ha poi aggiunto che la Farnesina è al lavoro per avere informazioni certe sul destino degli italiani a bordo, inclusi i parlamentari: “Ancora non sappiamo con certezza dove si trovino. In tarda mattinata avremo un quadro più chiaro”.
Crosetto: “Non parliamo di attacco, ma di blocco”
Dal fronte Difesa, il ministro Guido Crosetto ha invitato alla prudenza, evitando toni allarmistici: “Auspico che tutto avvenga con calma e razionalità, senza problemi. L’importante è che non ci sia violenza e nessuno si faccia male. Più che un attacco, parlerei di blocco navale”.
La posizione della diplomazia israeliana
Sui social ufficiali, la diplomazia israeliana ha confermato l’operazione, condividendo un video in cui si vede un militare porgere una bottiglia d’acqua all’attivista svedese Greta Thumberg, specificando che “Greta e i suoi amici sono sani e salvi”.
Diversa la versione della Global Sumud Flotilla: sui loro canali social sono state pubblicate immagini di idranti usati contro le imbarcazioni, e viene denunciato il speronamento della nave Florida. “Le aggressioni sono incessanti”, scrive l’account X della missione, che tiene traccia in tempo reale delle rotte delle navi.
Reazioni internazionali: condanne e proteste
L’azione di Israele ha sollevato una serie di critiche da parte della comunità internazionale. Tra le reazioni più forti, la Turchia ha definito l’intervento israeliano “un atto terroristico”. Anche Pakistan e Malesia hanno condannato l’intercettazione. Il ministro degli Esteri irlandese Simon Harris ha dichiarato su X: “Molto preoccupante quanto accaduto alla Flotilla”. Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha ordinato il ritiro della delegazione diplomatica israeliana dal Paese. Silenzio, invece, da parte dei vertici delle istituzioni europee. Nessun commento ufficiale finora né dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, né dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.
Una missione umanitaria sotto assedio
La Global Sumud Flotilla è composta da 44 imbarcazioni provenienti da 44 paesi, con l’obiettivo dichiarato di rompere l’assedio a Gaza e consegnare aiuti umanitari. La flottiglia ha rivendicato il proprio carattere pacifico e civile, ma Tel Aviv ha risposto con forza, giustificando l’intervento come misura di sicurezza per impedire il traffico di materiali verso Hamas.
Una tensione destinata a crescere nelle prossime ore, soprattutto in attesa che l’identità di tutti i fermati venga confermata e chiarita la sorte dei parlamentari europei a bordo.
Flotilla: “Non ci fermeranno”
Mentre 23 imbarcazioni restano ancora in navigazione verso Gaza, l’intervento della marina israeliana ha acceso un nuovo focolaio diplomatico in un contesto già rovente. E il caso degli attivisti italiani, se non risolto rapidamente, rischia di trasformarsi in una questione politica interna. Intanto, la Flotilla rilancia il suo messaggio: “Non ci fermeranno. Continueremo a navigare. Non è un crimine portare aiuti a chi muore sotto assedio”.