Fronte comune contro il caporalato: Governo e parti sociali uniti per la tutela del lavoro agricolo

Fronte comune contro il caporalato agricolo: si è tenuto al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il tavolo tecnico interministeriale per il monitoraggio e l’aggiornamento delle azioni di contrasto allo sfruttamento lavorativo nel settore agricolo. All’incontro, che ha visto la partecipazione attiva delle parti sociali, sono intervenuti i ministri Marina Calderone (Lavoro e Politiche Sociali), Francesco Lollobrigida (Agricoltura, Sovranità Alimentare e delle Foreste) e Matteo Piantedosi (Interno).

Il confronto ha permesso di fare il punto sulle principali misure adottate dal governo: dal miglioramento del quadro normativo alla gestione più efficiente degli ingressi di lavoratori stranieri tramite il decreto flussi, fino all’aumento dei controlli ispettivi e agli investimenti in tecnologie per rafforzare la trasparenza e la legalità nella filiera agricola. Centrale anche il tema della Rete agricola di qualità e della condizionalità sociale legata alla Politica Agricola Comune (Pac).

Marina Calderone ha evidenziato come, nell’ultimo anno, le azioni messe in campo abbiano iniziato a produrre risultati concreti: “Iniziamo a vedere una connessione più solida tra le domande presentate con il decreto flussi e le reali opportunità di lavoro. Continueremo a rafforzare il contrasto alle irregolarità, anche grazie all’incremento del personale ispettivo e alla tutela degli stagionali, che potranno ora accedere alla cassa integrazione per emergenze climatiche.”

Per Francesco Lollobrigida, l’Italia oggi si trova all’avanguardia in Europa nella lotta al caporalato grazie a nuove norme, maggiori controlli e una crescita significativa delle adesioni alla Rete del lavoro agricolo di qualità. “Abbiamo superato la logica dei vecchi decreti flussi, ora puntiamo su strumenti triennali per un’immigrazione pianificata e regolare. I risultati del governo Meloni sono concreti e riconosciuti.”

Matteo Piantedosi ha infine sottolineato l’importanza di un’azione di sistema: “Il governo sta attuando un piano concreto contro caporalato e traffico di esseri umani. Un confronto come quello di oggi, con tutte le parti sociali coinvolte, è fondamentale per prevenire e contrastare ogni forma di sfruttamento.”

L’impegno comune tra istituzioni, sindacati e imprese segna un passo avanti nella battaglia per la legalità e la dignità del lavoro in agricoltura, con l’obiettivo di rafforzare controlli, tutele e opportunità per tutti i lavoratori del comparto.