Grok 4 e sicurezza bambini, l’allarme di Telefono azzurro su chatbot e compagne virtuali

Elon Musk

L’uscita del nuovo modello di intelligenza artificiale Grok 4 di xAI, accompagnato dalla compagna virtuale Ani, riapre il dibattito sui rischi per i più giovani. Telefono azzurro avverte che le interazioni tra bambini, adolescenti e chatbot sono in rapida crescita e pongono nuove sfide in termini di sicurezza e tutela.

Adolescenti e chatbot, dati e rischi emergenti

Secondo Telefono azzurro, l’84% degli adolescenti tra i 13 e i 17 anni ha già dialogato almeno una volta con un chatbot AI. Un ragazzo su sei lo fa abitualmente perché si sente solo e non ha nessun altro con cui parlare. Il 40% crede vere le risposte ricevute, senza controllarne l’attendibilità, mentre il 23% degli utenti minorenni ha ricevuto consigli inappropriati o rischiosi, tra cui riferimenti ad autolesionismo e sessualità. L’associazione sottolinea che la compagna virtuale Ani, dotata di funzioni vocali e video, può aumentare la confusione emotiva e rendere difficile distinguere tra realtà e finzione.

L’appello di Telefono azzurro per una maggiore tutela

Ernesto Caffo, presidente di Telefono azzurro, chiede che l’innovazione digitale non lasci indietro la sicurezza dei bambini. L’associazione propone la verifica obbligatoria dell’età, una progettazione child-safe, filtri intelligenti e un programma nazionale di educazione digitale per famiglie e scuole. “Non possiamo lasciare che l’innovazione diventi una nuova zona grigia di vulnerabilità per i bambini”, dichiara Caffo, invitando le istituzioni a non sottovalutare i rischi.

Grok 4 sicurezza bambini, serve un’azione condivisa

Con l’arrivo di Grok 4 e l’espansione delle compagne virtuali come Ani, la sicurezza dei minori torna centrale nel dibattito pubblico. Telefono azzurro chiede misure urgenti per proteggere i giovani utenti, garantendo che la tecnologia resti uno strumento di crescita e non di rischio.