Guerra Ucraina, Putin attacca l’Ue: “Idioti, si danneggiano da soli con le sanzioni”

«Quegli idioti si fanno male con le loro stesse sanzioni». Vladimir Putin non usa mezzi termini e attacca duramente i leader occidentali durante un incontro con i rappresentanti della Delovaya Rossiya, la rete delle piccole e medie imprese russe. Secondo il presidente russo, le sanzioni europee danneggiano più chi le emette che la Russia stessa.

«Non si può avere paura di nuove sanzioni, ma bisogna essere preparati a tutto. Chi comincia ad avere paura perderà subito tutto», ha affermato. Per Putin, l’Occidente sta entrando in recessione per il solo scopo di colpire Mosca: «Dobbiamo minimizzare le conseguenze negative».

Guerra Ucraina, Putin accusa l’Ue

«Sembra che non faranno mai questo o quello perché li danneggia. Ma lo fanno, quegli idioti – oh, scusatemi, vi prego», ha ironizzato Putin. Ha poi sottolineato l’atteggiamento pragmatico degli Stati Uniti: «Continuiamo a fornire combustibile nucleare agli Stati Uniti. Perché? Perché è redditizio». Washington, pur avendo imposto restrizioni alle importazioni di uranio russo fino al 2027, prevede lo stop totale solo dal 2028. Intanto, la Russia ha avviato contro-limitazioni, pur mantenendo aperta la possibilità di esportazioni autorizzate caso per caso.

Lavrov guiderà la delegazione a Istanbul

Giovedì a Istanbul si terranno i primi colloqui diretti tra Russia e Ucraina dal 2022. Secondo quanto riportato dal giornalista ucraino Yuri Podoliaka, sarà il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a guidare la delegazione del Cremlino. Presenti anche il consigliere presidenziale Yuri Ushakov. L’assenza di Putin all’incontro è vista come un segnale debole rispetto alla partecipazione già confermata del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e, forse, del presidente Usa Donald Trump.

Guerra Ucraina, Zelensky: «Putin non vuole la pace»

Zelensky non nasconde la sua frustrazione: «Penso che Putin non voglia che la guerra finisca». Il leader ucraino ha rinnovato la richiesta di un pacchetto di sanzioni ancora più duro, nel caso Mosca rifiutasse di partecipare ai negoziati. «Questo dovrebbe essere il pacchetto di sanzioni più forte», ha detto. Il presidente ucraino ha ribadito la sua volontà di incontrare Putin e ha confermato la sua presenza a Istanbul. «Ho espresso apertamente la mia disponibilità. Io ci sarò. Spero che i russi non si sottraggano all’incontro».

Trump invia i suoi emissari, la Nato osserva

Il presidente Usa Donald Trump, che si dice «convinto che Istanbul possa essere un punto di svolta», ha scelto di non partecipare personalmente, ma invierà due suoi emissari, Steve Witkoff e Keith Kellogg, per seguire i colloqui. Intanto, il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov conferma la possibilità di un nuovo round di trattative bilaterali tra Mosca e Washington: «È stato programmato, ma non ci sono ancora date specifiche».

Usa: «Trump frustrato, ma occasione storica»

Matthew G. Whitaker, ambasciatore americano alla Nato, ha commentato: «Trump è frustrato, prima con Kiev e ora con Mosca. Ma siamo più vicini che mai alla fine della guerra». Whitaker ha definito l’incontro di Istanbul «la cosa più incoraggiante degli ultimi tre anni», pur avvertendo che «bisognerà procedere un passo alla volta». Tutti gli occhi ora sono puntati su Istanbul: se Lavrov siederà davvero al tavolo, sarà la prova del nove sulla reale volontà del Cremlino di negoziare una via d’uscita. Altrimenti, lo scenario tornerà ad essere quello delle accuse incrociate e delle tensioni crescenti.