Si è tenuto martedì a Roma un incontro tra il ministro Matteo Salvini e i rappresentanti dei Consigli nazionali di Architetti, Geologi, Ingegneri e Geometri. L’appuntamento ha rappresentato un momento di confronto tecnico e politico sulle principali priorità che riguardano il settore delle infrastrutture e dell’edilizia pubblica, con particolare attenzione ai temi della sicurezza, dell’innovazione e della semplificazione normativa.
Il Ponte sullo Stretto come opera “fondamentale“
Al centro del confronto, il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, illustrato dal ministro come una delle opere strategiche per il futuro del Paese. Salvini ha ribadito che si tratta di un’opera “fondamentale per collegare e unire l’Italia”, con ricadute significative su occupazione, logistica e competitività territoriale. Nel corso della riunione, i rappresentanti degli ordini professionali hanno sottolineato l’importanza di garantire standard elevati di sicurezza strutturale e sostenibilità ambientale, chiedendo di essere coinvolti nei processi di progettazione e monitoraggio delle grandi opere.
Infrastrutture, Riforma del Testo Unico delle Costruzioni
Altro punto centrale dell’incontro è stato la necessità di avviare una riforma organica del Testo Unico delle Costruzioni, attraverso una legge delega che aggiorni le norme tecniche e semplifichi le procedure. Il ministro Salvini ha assicurato il proprio impegno a farsi promotore dell’iniziativa, riconoscendo che una normativa moderna e coerente rappresenta “un passo decisivo per la sicurezza, la qualità e la rapidità dei cantieri pubblici e privati”.
Verso un dialogo permanente con le professioni tecniche
Tutte le parti hanno convenuto sull’opportunità di mantenere un dialogo permanente, fondato su cooperazione, trasparenza e responsabilità. Tra i temi condivisi anche la rigenerazione urbana, l’applicazione delle norme sull’equo compenso e la valorizzazione del ruolo sociale dei professionisti tecnici, chiamati a garantire qualità progettuale, innovazione tecnologica e tutela del paesaggio.
Gli ordini professionali hanno espresso piena disponibilità alla collaborazione istituzionale, mettendo a disposizione le proprie competenze per contribuire alle riforme normative e assicurare una crescita sostenibile e sicura.







