Isole minori, approvato il disegno di legge per sviluppo e tutela

Il Consiglio dei ministri ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge per la valorizzazione delle isole minori marine, lagunari e lacustri. Il provvedimento riconosce la specificità insulare e punta a superare gli svantaggi strutturali e sociali dei territori isolani.

Su proposta del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli e del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che introduce una serie di disposizioni per la valorizzazione delle isole minori, riconoscendo la loro specificità come fattore di svantaggio e dando attuazione all’articolo 119, sesto comma, della Costituzione. La norma impegna la Repubblica a riconoscere le peculiarità insulari e a rimuovere gli ostacoli derivanti dall’insularità, promuovendo sviluppo, tutela ambientale e coesione sociale.

Il provvedimento mira a superare la frammentarietà normativa e a favorire una programmazione coordinata tra Stato, regioni e comuni, con l’obiettivo di garantire ai cittadini insulari pari opportunità di accesso ai servizi essenziali e migliori condizioni di vita e di lavoro. Attraverso un quadro organico di interventi, il disegno di legge vuole riconoscere il ruolo delle isole minori come presidi di identità, sostenibilità e innovazione territoriale, in linea con i principi della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile.

Tra le principali misure previste figura l’istituzione di un fondo per lo sviluppo delle isole minori, con una dotazione economica crescente fino al 2028. Il testo introduce inoltre il Documento unico di programmazione delle isole minori (DUPIM), con validità settennale, che fungerà da strumento strategico di pianificazione territoriale basato sui progetti integrati di sviluppo territoriale (PIST) elaborati dai comuni, in collaborazione con regioni e comunità locali. È prevista anche la possibilità di stipulare Contratti istituzionali di sviluppo (CIS) per la realizzazione di progetti di rilievo strategico, favorendo sinergie tra enti pubblici e soggetti privati.

Il disegno di legge prevede inoltre misure per la tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, la promozione del turismo sostenibile, la destagionalizzazione dei flussi turistici e il sostegno alle piccole produzioni agricole e artigianali. Sono previsti interventi per migliorare i servizi pubblici essenziali, potenziare la sanità, la scuola e la giustizia, e per garantire l’accessibilità e l’inclusione delle persone con disabilità.

Ampio spazio è dedicato anche alla mobilità locale, con la possibilità per le regioni di monitorare i servizi di trasporto marittimo da e per le isole minori e di adottare misure correttive in caso di interruzioni ingiustificate. Il testo include anche azioni per promuovere la pratica sportiva e l’inclusione giovanile, contrastare lo spopolamento e migliorare la qualità della vita delle comunità insulari.

Infine, sono previsti interventi per la protezione civile, la gestione dei rifiuti, la sostenibilità energetica e la difesa del territorio, oltre a agevolazioni fiscali e tariffarie, con una delega al Governo per il riordino complessivo della normativa vigente.

Con questo provvedimento, il Governo intende offrire una risposta concreta alle esigenze delle isole minori italiane, riconoscendone il valore strategico per il Paese e il ruolo centrale nella promozione della sostenibilità ambientale, economica e sociale.