Nel corso dell’audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, Confedilizia ha accolto con favore la proroga delle detrazioni fiscali del 50% e del 36% sui lavori edilizi, prevista dall’articolo 9 della manovra, ma ha sollecitato il governo a una riforma organica del sistema dei bonus casa. Il presidente Giorgio Spaziani Testa ha chiesto di “riordinare la copiosissima normativa” introdotta dal 1997 per creare un quadro stabile e sostenibile, concentrando risorse su interventi antisismici ed efficientamento energetico, anche alla luce della direttiva europea sul rendimento energetico degli edifici.
Cedolare secca, la critica all’aumento della tassazione sugli affitti brevi
Confedilizia ha espresso forte contrarietà all’aumento della cedolare secca dal 21% al 26%, applicato anche alla prima casa e agli affitti brevi. L’associazione sottolinea che l’imposta colpisce il reddito lordo, non detratto dai costi di manutenzione, Tari, utenze e spese di gestione, e grava su immobili già soggetti all’Imu. “Si tratta di un aggravio che penalizza i proprietari e rischia di ridurre l’offerta regolare”, ha spiegato Spaziani Testa.
Santanchè: “Una ratio per gli affitti lunghi”
Da Londra, la ministra del Turismo Daniela Santanchè riconosce che la misura “può avere una sua ratio” se applicata agli affitti lunghi, ma precisa che la decisione finale spetta al Parlamento.
“Bisogna aiutare le famiglie a trovare casa – ha detto – e in questo contesto la cedolare secca al 27% può avere una logica. Ma sarà il Parlamento a decidere”.
Cedolare secca, Airbnb: “Rischio evasione e danno erariale”
Più netta la posizione di Airbnb. Il country manager italiano, Matteo Sarzana, avverte che l’aumento della cedolare “rappresenta un doppio danno: penalizza gli host che affittano in modo trasparente e rischia di far tornare molti al nero”. Secondo la piattaforma, la misura potrebbe tradursi in un danno per l’erario, stimato in centinaia di milioni: nel 2023 le piattaforme hanno generato quasi un miliardo di entrate fiscali grazie alla tassazione agevolata. Sarzana aggiunge che il provvedimento “non avrà alcun effetto sugli affitti a lungo termine” e non aiuterà a rendere più accessibili le case, ricordando che “in Italia il 13% degli immobili è vuoto, mentre gli affitti brevi rappresentano appena l’1,3% del totale”.
Il nodo del mercato immobiliare
Le associazioni e le piattaforme chiedono al governo di puntare su una legge quadro nazionale che regoli in modo equilibrato il fenomeno degli affitti brevi, introducendo limiti solo nei centri storici e nelle città d’arte, senza penalizzare chi opera nel rispetto delle regole.
Il dibattito sulla cedolare secca resta così uno dei temi centrali della manovra, tra esigenze di gettito e richieste di stabilità per il mercato immobiliare.







