Nel pacchetto anche sconti fiscali su straordinari e premi di risultato, silenzio-assenso sul Tfr e proroghe per Quota 103 e Opzione Donna
Il governo accelera sulla manovra economica. Dopo il via libera delle Camere al Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), il Ministero dell’Economia lavora al testo finale della legge di bilancio, atteso in Consiglio dei ministri all’inizio della prossima settimana.
Tra le misure principali in discussione, spiccano una mini-Irpef al 10% sugli aumenti contrattuali, nuovi sconti fiscali per straordinari e premi di produttività, e un nuovo semestre di silenzio-assenso sul Tfr. Il pacchetto, elaborato dal Ministero del Lavoro guidato da Marina Calderone, rappresenta l’asse portante del capitolo lavoro della prossima manovra.
Manovra, mini-Irpef e sgravi per lavoratori: le novità in arrivo
Il governo punta a incentivare i rinnovi dei contratti collettivi con un’imposta ridotta al 10% sugli aumenti salariali, collegata anche agli adeguamenti automatici all’inflazione Ipca per i contratti scaduti da oltre 24 mesi.
Prevista anche una tassazione sostitutiva fissa al 10% per le ore di straordinario, lavoro notturno e festivo, oltre all’innalzamento delle soglie di agevolazione per premi di risultato (da 3.000 a 4.000 euro) e fringe benefit (da 1.000 a 2.000 euro per chi non ha figli, e da 2.000 a 4.000 euro per chi ne ha).
Nel pacchetto rientrano anche la proroga di Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale, nonché le decontribuzioni per l’assunzione di giovani e donne. Tra le ipotesi allo studio anche un contributo previdenziale per i figli.
Giorgetti ironizza: “Gli ingredienti sono complicati, ma la torta verrà buona”
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti mantiene un profilo prudente, ma conferma che siamo ormai in dirittura d’arrivo. “Gli ingredienti della torta sono complicati, ma deve arrivare a giusta cottura, poi magari è buona”, ha detto ironizzando con i cronisti alla Camera. Il nodo cruciale resta quello del contributo straordinario delle banche, da cui dipenderanno le coperture di molte misure.
“Incontriamo tutti: banche, sindacati, imprenditori, anche l’Abi”, ha spiegato Giorgetti, chiarendo che si tratta di un confronto “concertato e non punitivo”.
Manovra, opposizioni: “Una manovrina di austerità”
Il Parlamento ha approvato le risoluzioni di maggioranza sul Dpfp, confermando l’impianto del governo: mantenere la traiettoria dei conti pubblici, incrementare la spesa per la difesa e introdurre in legge di bilancio misure per redditi, famiglie, sanità, pensioni e rottamazione. Critiche compatte dalle opposizioni, che definiscono il documento “vuoto e privo di visione”, accusando l’esecutivo di preparare “una manovra di austerità senza slancio per la crescita”.
Lo sguardo dei mercati
La riunione del Consiglio dei ministri, inizialmente prevista per lunedì, potrebbe slittare a martedì pomeriggio, ma i ministeri sono già stati preallertati. Nel frattempo, l’Italia torna sotto la lente delle agenzie di rating: domani toccherà a Standard & Poor’s.
Il governo Meloni punta a presentare una manovra “di rigore ma con stimoli al lavoro e alla produttività”, cercando di coniugare la tenuta dei conti con misure di sostegno a salari e famiglie. Il banco di prova politico ed economico si giocherà nelle prossime ore, tra il tavolo con le banche e quello con i sindacati, mentre il tempo per chiudere il testo stringe.