Mattarella a Berlino: “Fermiamo i nuovi Dottor Stranamore, il mondo scivola di nuovo verso la guerra”

Dalla cupola trasparente del Bundestag, nel giorno in cui la Germania democratica celebra la Giornata del Lutto nazionale, Sergio Mattarella tiene uno dei discorsi più intensi e politici del suo mandato. Un appello accorato alle democrazie del mondo perché “fermino i nuovi Dottor Stranamore”, coloro che “amano la bomba” e che “vorrebbero cancellare il principio di uguaglianza tra esseri umani e nazioni”.

Un discorso denso di riferimenti storici e morali, ma rivolto al presente e al futuro: un monito contro la regressione del nostro tempo e una difesa netta della pace, della dignità umana e del multilateralismo come strumento di civiltà.

Mattarella a Berlino, il discorso

“A ‘Nie wieder’, mai più, si contrappone ‘wieder’: di nuovo”, afferma Mattarella con voce ferma. “Di nuovo guerra, razzismo, grandi disuguaglianze. Di nuovo violenza e aggressione”. Parole che risuonano nel Parlamento tedesco come un monito: “La pace non è un traguardo definitivo, ma il frutto di uno sforzo incessante fondato sui valori condivisi e sulla dignità inviolabile di ogni persona”. Il Capo dello Stato ricorda che oggi la guerra “ha il volto del bambino, della madre, dell’anziano senza difesa”, citando Kiev e Gaza come simboli della brutalità contemporanea, dove “la guerra totale esige non la resa, ma l’annientamento del nemico”.

Il ruolo delle Nazioni Unite

Richiamando il ruolo delle Nazioni Unite, Mattarella sottolinea che oltre il 90% delle vittime dei conflitti è oggi costituito da civili. “Questo non può rimanere ignorato e impunito”, ammonisce. “Giustificare l’ingiustificabile – i bombardamenti su aree abitate, l’uso della fame come arma, la violenza sessuale – significa minare la base stessa dell’ordine globale”.

Il multilateralismo “non è burocrazia, ma linguaggio della responsabilità”

Nel cuore del suo intervento, il Presidente ribadisce la centralità del multilateralismo, definendolo “l’utensile che raffredda le divergenze e ne consente soluzione pacifica”. “Il multilateralismo – prosegue – è la voce che richiama al valore della vita di ogni singola persona, contrapposta all’arroganza di chi vorrebbe far prevalere una presunta ragion di Stato dimentica che la sovranità appartiene ai cittadini, non a un Moloch impersonale”.

La citazione

Nella parte più evocativa del discorso, Mattarella fa riferimento al capolavoro di Stanley Kubrick: “Nuovi Dottor Stranamore si affacciano all’orizzonte, con la pretesa che si debba ‘amare la bomba’. Si odono dichiarazioni di Paesi su possibili ripensamenti del rifiuto dell’arma nucleare. È il segnale che ci si avventura su percorsi ad alto rischio, verso un nuovo vaso di Pandora”. Un monito che diventa ammonimento politico: “La caduta della distinzione tra civili e combattenti colpisce al cuore il principio stesso di umanità. La pace non nasce dalla rassegnazione, ma da iniziative coraggiose e da persone coraggiose”.

Mattarella a Berlino, il ruolo dell’Italia e della Germania

Nel finale, il Presidente rivolge uno sguardo all’Europa: “Italia e Germania, un tempo sul banco degli imputati, oggi fianco a fianco per costruire un mondo migliore, partendo dall’Europa”. “Siamo diventati grandi – conclude – abbracciando la causa dell’unità europea, creando un’area di pace, libertà e prosperità senza precedenti. Non lasciamo che il sogno europeo venga lacerato da epigoni di tempi bui. Ogni generazione ha il suo compito”. Il suo appello, accolto da una lunga standing ovation, è chiaro. Le democrazie devono riscoprire il coraggio dell’amore e della responsabilità, prima che i nuovi Stranamore riportino il mondo sull’orlo dell’abisso.