Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato oggi a una telefonata con i leader di Ucraina, Finlandia, Francia, Germania, Polonia, Regno Unito, Unione Europea e Nato, in vista dell’incontro tra il Presidente Trump e il Presidente Putin previsto in Alaska il 15 agosto.
Il confronto con i partner occidentali
La riunione, anticipata da un coordinamento europeo a livello di leader e seguita da un nuovo incontro della Coalizione dei volenterosi, ha rappresentato un passaggio cruciale di concertazione. Nel corso della discussione, Meloni ha espresso apprezzamento per l’impegno del Presidente Trump nel cercare una soluzione diplomatica, ribadendo la necessità di fermare il conflitto senza sacrificare la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina.
L’apprezzamento a Kiev e a Washington
La premier ha ringraziato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la serietà dimostrata nel percorso negoziale e ha accolto con favore la partecipazione americana, rappresentata dal vicepresidente J. D. Vance, alla riunione della Coalizione dei volenterosi, richiamando la continuità con l’appuntamento di Roma a luglio sulla ricostruzione dell’Ucraina.
Le condizioni per una pace duratura
Dalla discussione è emersa una forte unità di vedute tra i partner occidentali. Secondo quanto riferisce Palazzo Chigi, una pace giusta e stabile non può prescindere da quattro condizioni: un cessate il fuoco effettivo, il sostegno costante all’Ucraina, il mantenimento della pressione sulla Russia tramite sanzioni e l’offerta di garanzie di sicurezza solide e credibili ancorate al contesto euroatlantico.
La soddisfazione della premier
“L’unità di intenti e la capacità di dialogo che l’Occidente sta dimostrando rappresentano un segnale importante di fronte a una sfida fondamentale per la sicurezza internazionale”, ha dichiarato Meloni, che ha concluso guardando al prossimo vertice: “È ora il momento di vedere quale sarà, in Alaska, l’atteggiamento della Russia che finora non ha inteso fare alcun significativo passo in avanti”.