Con 126 voti favorevoli, 80 contrari e un solo astenuto, la Camera approva il decreto legge sull’immigrazione irregolare (dl Albania) che introduce nuove norme per la gestione dei migranti nei centri allestiti in Albania. Il provvedimento, al centro del piano del governo per contenere gli arrivi via mare, ottiene così il via libera definitivo. Il testo modifica le modalità di utilizzo delle strutture, destinate ora a diventare Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr), ospitando migranti già detenuti in Italia.
Dl Albania, Schlein all’attacco: «Truffa agli italiani»
«In sordina il governo sta truffando gli italiani», accusa la segretaria del PD Elly Schlein, che insieme ai deputati dem denuncia l’inefficacia e l’alto costo del progetto. I centri, inizialmente pensati per accogliere fino a 36mila migranti l’anno, ne ospitano meno di 150. «Con una spesa da 130 milioni, ogni migrante è costato un milione di euro allo Stato», ha aggiunto Matteo Orfini.
Dai Cpr italiani all’Albania
Secondo l’opposizione, il cambio di destinazione dei centri non produce alcun effetto reale. «Portano migranti già presenti nei Cpr italiani in Albania, per poi riportarli in Italia e rimpatriarli. A cosa serve tutto questo, se non ad alimentare la propaganda?», afferma Schlein, ricordando le promesse della premier Giorgia Meloni e definendole «un fallimento annunciato».
Dl Albania: critiche su costi, trasparenza e diritti
I dem parlano di un progetto «ingiusto, lesivo della dignità delle persone» e segnalano gravi difficoltà nel reperire informazioni su quanto avviene nei centri. «C’è opacità, ci negano dati e accessi, violando le prerogative parlamentari», denuncia la deputata Rachele Scarpa. Matteo Mauri accusa: «Meloni e Salvini, in competizione tra loro, stanno creando un disastro».
Una misura simbolo, ma controversa
Il piano era stato presentato dal governo come modello innovativo per gestire le richieste di asilo fuori dal territorio italiano. «Avevano riso quando dicevamo che violava la Costituzione e il diritto europeo», ricorda Schlein. Ora, conclude, «la toppa è peggiore del buco: portare i migranti in Albania per poi riportarli qui e rimpatriarli dall’Italia è una spesa insensata».