Onu: espansione offensiva israeliana a Gaza è “pericolosa escalation”

Nazioni Unite

Il segretario generale dell’Onu António Guterres ha definito l’espansione pianificata delle operazioni militari israeliane a Gaza una “pericolosa escalation”, sia per i due milioni di civili intrappolati nell’enclave palestinese sia per gli ostaggi israeliani ancora detenuti nella Striscia.

Su richiesta di Regno Unito, Francia, Slovenia, Danimarca e Grecia, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si è riunito d’urgenza domenica per discutere della decisione di Israele di ampliare l’offensiva militare su Gaza City.

L’allarme di Miroslav Jenča

Nel briefing introduttivo, il vicesegretario generale Onu per Europa, Asia centrale e Americhe Miroslav Jenča ha avvertito che il piano israeliano potrebbe avere “conseguenze di vasta portata”. Ha sottolineato che l’ultima decisione del governo di Israele rischia di innescare “un altro capitolo orribile in questo conflitto, con potenziali ripercussioni oltre Israele e i Territori palestinesi occupati”.

Jenča ha aggiunto che, se attuati, i piani potrebbero “scatenare un’ulteriore calamità a Gaza, con effetti in tutta la regione, provocando nuovi sfollamenti forzati, morti e distruzioni, aggravando l’insopportabile sofferenza della popolazione”.

L’appello del Regno Unito

Il vice rappresentante permanente del Regno Unito presso l’Onu James Kariuki ha chiesto a Israele di revocare la decisione: “Questa decisione è sbagliata”, ha detto, aggiungendo che l’espansione delle operazioni militari “non porterà alla fine del conflitto, ma a ulteriore spargimento di sangue”.