Una dichiarazione congiunta per ribadire l’impegno comune verso una pace giusta e duratura in Ucraina. È quella firmata dal Presidente Zelenskyy, dal Primo Ministro Starmer, dal Cancelliere Merz, dal Presidente Macron, dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal Primo Ministro Tusk, dalla Presidente von der Leyen, dal Presidente Costa, dal Primo Ministro Støre, dal Presidente Stubb e dal Primo Ministro Frederiksen.
Un fronte unito per la pace in Ucraina
Nel testo, i leader affermano di essere “tutti uniti nel desiderio di una pace giusta e duratura, meritata dal popolo ucraino”, e dichiarano il proprio sostegno alla posizione del Presidente Trump, che ha chiesto l’immediata cessazione dei combattimenti e l’avvio di negoziati basati sull’attuale linea di contatto.
“Rimaniamo fedeli al principio che i confini internazionali non devono essere modificati con la forza”, si legge nella dichiarazione, che attribuisce a Mosca la responsabilità del protrarsi della guerra: “Le tattiche dilatorie della Russia hanno dimostrato più e più volte che l’Ucraina è l’unica parte che vuole seriamente la pace. Putin continua a scegliere la violenza e la distruzione.”
L’Ucraina deve negoziare da una posizione di forza
I leader sottolineano inoltre che “l’Ucraina deve trovarsi nella posizione più forte possibile – prima, durante e dopo qualsiasi cessate il fuoco”, e ribadiscono la necessità di intensificare la pressione sull’economia e sull’industria della difesa russa fino a quando Mosca non accetterà una soluzione negoziata.
Il documento evidenzia l’urgenza di mantenere una linea comune a livello internazionale, garantendo al contempo sostegno economico, militare e politico all’Ucraina per consolidare la sua capacità di difesa e resistenza.
Sanzioni e utilizzo dei beni russi per la ricostruzione
La dichiarazione introduce inoltre una misura cruciale: l’utilizzo dei beni sovrani russi immobilizzati per sostenere la ricostruzione dell’Ucraina e rafforzare la sua economia. Secondo i firmatari, questa decisione rappresenta “un passo necessario per assicurare che Kyiv disponga delle risorse di cui ha bisogno per costruire il proprio futuro”.
Prossime tappe: il Consiglio europeo e la Coalizione dei Volenterosi
I capi di Stato e di governo si incontreranno nei prossimi giorni al Consiglio europeo e nel formato della Coalizione dei Volenterosi per discutere le prossime tappe del processo di pace e definire nuove forme di sostegno militare, economico e umanitario all’Ucraina.
L’obiettivo, ribadiscono i leader, è quello di trasformare la tregua in un processo politico stabile e credibile, capace di garantire sicurezza, indipendenza e integrità territoriale al popolo ucraino.