Dal 28 al 30 novembre Montepulciano diventerà il centro della riflessione politica del Partito Democratico. Le principali aree interne che sostengono Elly Schlein – Dems di Andrea Orlando, AreaDem di Dario Franceschini e gli ex Articolo Uno di Roberto Speranza – si riuniranno per un seminario dal titolo “Costruire l’alternativa”, pensato per definire la rotta del Pd verso le elezioni politiche del 2027.
Il Pd a Montepulciano, le correnti “con la segretaria”
Si tratta delle aree che avevano sostenuto Schlein nella corsa al Nazareno e che oggi rappresentano l’asse più vicino alla segretaria. A Montepulciano, spiegano i promotori, non nascerà un nuovo correntone. L’obiettivo non è la fusione, ma un confronto aperto tra esperienze diverse. “La differenza delle esperienze politiche non va rimossa – sottolineano – perché la pluralità dei contributi è una ricchezza per il partito”. All’appuntamento è atteso un intervento di Schlein, che troverà riunite le forze che la hanno sostenuta fin dal congresso e quelle che, in seguito, ne hanno condiviso il percorso politico.
L’iniziativa come risposta alle divisioni interne
Il seminario servirà anche a fare da contraltare alla crescente attività della minoranza interna, oggi divisa tra Energia Popolare di Stefano Bonaccini e i riformisti guidati da figure come Lorenzo Guerini, Pina Picierno, Filippo Sensi, Giorgio Gori, Graziano Delrio e Marianna Madia. In sostanza, Montepulciano sarà il momento per consolidare il fronte “unitario” attorno alla linea politica della segretaria, dopo mesi di tensioni interne.
Il Pd a Montepulciano oltre la politica: un dialogo con la società
Gli organizzatori intendono aprire il confronto anche al di fuori del partito. “Nei tre giorni del seminario – spiegano – vogliamo dare contenuti e forma alla sfida per il governo del Paese, chiamando a contribuire personalità del mondo economico, culturale e sociale, oltre a rappresentanti di sindacati e imprese”. L’obiettivo è “arricchire e aggiornare l’agenda politica del Pd” e, al tempo stesso, “sostenere e rafforzare una leadership e un gruppo dirigente che hanno saputo rivitalizzare il partito e ricomporre la coalizione dopo le ultime elezioni politiche”.







