Razzismo nella polizia, Italia nel mirino del Consiglio d’Europa: «Indagare». Meloni: «Accuse vergognose»

Il Consiglio d’Europa lancia un appello al governo italiano: condurre uno studio indipendente sulla profilazione razziale nelle forze dell’ordine. A sollecitarlo è Bertil Cottier, presidente della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI), durante la presentazione del rapporto annuale dell’ente.

L’analisi evidenzia pratiche discriminatorie nei controlli di polizia in diversi paesi europei, tra cui l’Italia, e segnala in particolare il ricorso a perquisizioni e fermi su base etnica o religiosa. Una pratica – sostiene l’ECRI – che mina la fiducia dei cittadini, genera umiliazione e compromette l’operato degli agenti rispettosi della legge.

Meloni: «Dichiarazioni infondate e ideologiche»

Secca la replica della premier Giorgia Meloni, che definisce «vergognose» le accuse: «Tutti conoscono i numerosi episodi in cui agenti vengono aggrediti mentre svolgono il loro lavoro con coraggio e dedizione», scrive sui social. E aggiunge: «Purtroppo non è la prima volta che alcuni organismi del Consiglio d’Europa si abbandonano a giudizi infondati, frutto di un approccio ideologico e di pregiudizi evidenti. Continueremo a difendere chi garantisce la sicurezza degli italiani».

Razzismo nella polizia, Fratelli d’Italia al contrattacco

Il coro delle reazioni di Fratelli d’Italia è unanime. Il presidente del Senato Ignazio La Russa esprime «solidarietà, stima e gratitudine» agli genti. Il senatore Lucio Malan, presidente dei senatori di FdI, definisce le accuse «infamanti e false» e avverte: «Non accetteremo che l’onorabilità delle forze dell’ordine sia messa in dubbio da generiche illazioni». L’europarlamentare Carlo Fidanza accusa l’organismo di essersi trasformato in un «centro sociale istituzionalizzato» e Nicola Procaccini lo bolla come «una ONG politicizzata pagata con soldi pubblici». Il senatore Marco Scurria chiede che l’istituzione torni a essere «un arbitro imparziale».

La Lega: «Difendiamo chi rischia la vita per la sicurezza»

Anche la Lega fa sentire la sua voce. Il deputato ed europarlamentare Paolo Borchia dichiara: «Siamo di fronte all’ennesimo attacco fuori dalla realtà. Invece di parlare a sproposito di razzismo, il Consiglio dovrebbe occuparsi delle vere sfide dell’immigrazione e della criminalità».

L’ECRI: «Profilazione razziale mina la fiducia nella giustizia»

Nel rapporto dell’ECRI si precisa che le forze dell’ordine devono sempre operare sulla base di sospetti concreti e mai su criteri etnici o religiosi. L’uso sistematico di perquisizioni generalizzate, spiega l’organismo, viola i principi di legalità, parità di trattamento e dignità.
La richiesta non è un’accusa diretta ma un invito all’Italia a monitorare eventuali criticità, attraverso un’indagine autonoma e imparziale.

Razzismo nella polizia, un caso diplomatico?

La presa di posizione del Consiglio d’Europa ha generato un’immediata frattura politica tra Roma e Strasburgo, e potrebbe diventare un nuovo fronte di tensione tra le istituzioni europee e il governo italiano, già in rotta su diverse questioni in materia di diritti civili e politiche migratorie.