Il Consiglio dei ministri approva decreto per la riforma delle professioni sanitarie e responsabilità professionale. Il provvedimento, proposto dal ministro della salute Orazio Schillaci con procedura d’urgenza, è collegato alla legge di bilancio 2025. Punta a rafforzare l’attrattività del Servizio sanitario nazionale e garantire alti standard di qualità e sicurezza delle cure.
Aggiornamento formazione
Il decreto avvia un processo di aggiornamento dei percorsi di studio per le professioni sanitarie. I corsi saranno adeguati alle esigenze della sanità moderna e integrati con nuove tecnologie. Questo mira a un sistema formativo più efficiente e allineato alle sfide attuali.
Limiti alla punibilità
La riforma sostituisce la disciplina della responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario. Limita la punibilità per omicidio colposo e lesioni colpose ai soli casi di colpa grave. Questo vale se il sanitario ha rispettato linee guida o buone pratiche clinico-assistenziali, adeguate al caso concreto. Si introduce un articolo specifico sulla colpa nell’attività sanitaria. Il giudice accerterà la colpa e il suo grado su parametri come scarsità di risorse umane e materiali. Si considerano anche carenze organizzative e complessità della patologia del paziente. La riforma delle professioni sanitarie e responsabilità professionale rafforza il quadro giuridico. Migliora attrattività del settore e protegge operatori rispettosi delle norme. Il decreto garantisce cure sicure e efficienti per i cittadini.