Tajani: “Sì al piano egiziano per Gaza, obiettivo resta due popoli e due Stati”

Tajani e Blinken

“Il nostro obiettivo è due popoli e due Stati. Siamo a favore del progetto egiziano per la ricostruzione di Gaza”, ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo ai giornalisti a margine di un convegno alla Camera. La posizione del governo si mantiene allineata sulla linea del dialogo e della cooperazione internazionale, senza cedere alle pressioni interne più radicali.

Conte: “Governo criminale, l’Italia lo sostiene con le mani insanguinate”

Toni durissimi invece da parte del presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che attacca frontalmente sia il governo israeliano che quello italiano.

“Abbiamo l’obbligo morale di intervenire per fermare il governo criminale di Netanyahu, responsabile di oltre 50.000 palestinesi uccisi, responsabile di affamarli”, ha dichiarato Conte parlando con i giornalisti a Roma. “L’Europa balbetta e il governo Meloni addirittura stringe le mani insanguinate del governo di Netanyahu. Noi dobbiamo intervenire con fatti concreti: sanzioni diplomatiche, sanzioni economiche, totale embargo delle armi e riconoscimento della Palestina.”

Fratoianni: “Piano di morte e distruzione, Europa assente”

Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana e parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, denuncia il silenzio dell’Occidente di fronte alla tragedia umanitaria in corso.

“Nel pressoché generale silenzio della comunità internazionale, il governo del criminale Netanyahu prosegue nel suo piano di morte, distruzione e sofferenza per donne, uomini e bambini innocenti a Gaza”, afferma Fratoianni. Il deputato ha ricordato la recente missione di Avs in Cisgiordania, durante la quale ha potuto “toccare con mano la sofferenza del popolo palestinese”, una sofferenza che a Gaza “supera ogni limite dell’umano”.

Kuhnke: “Papa Francesco ha pianto per Gaza, noi restiamo indifferenti”

Dall’Europarlamento arriva la voce della capogruppo dei Verdi Alice Kuhnke, che cita il pontefice per denunciare la mancanza di empatia della politica europea.

“Papa Francesco ci ha chiesto chi ha pianto per chi è morto nel Mediterraneo. Ha fatto appelli quotidiani per Gaza: questo è uno dei lasciti del suo impegno”, ha detto Kuhnke intervenendo al Parlamento europeo. Parole che invitano a superare l’indifferenza e il cinismo, e che pongono nuovamente al centro della scena la questione umanitaria nella Striscia.