La maggioranza si spacca sulla legge del Trentino che apre alla ricandidatura del governatore leghista Maurizio Fugatti. Il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la norma, suscitando l’opposizione della Lega. Una decisione destinata ad accendere lo scontro politico, anche all’interno dell’esecutivo, con Fratelli d’Italia e Forza Italia favorevoli all’iniziativa. Giorgia Meloni ha invitato alla prudenza: «Aspettiamo il parere della Corte costituzionale».
Le opposizioni parlano di crisi di governo
La premier cerca così di stemperare le tensioni tra gli alleati, ma le opposizioni colgono l’occasione per parlare apertamente di crisi di governo. Francesco Boccia (Pd) attacca: «Un vicepremier che vota contro il proprio governo si deve dimettere». Riccardo Magi di +Europa parla di «esecutivo allo sbando», mentre Giuseppe Conte affonda: «Invece di occuparsi delle famiglie e delle imprese, si accapigliano per le poltrone del Trentino e del Friuli».
Terzo mandato: nessun voto in Cdm, ma tensione tra alleati
Nel corso del Cdm, durato circa un’ora e mezza, i ministri leghisti Roberto Calderoli e Matteo Salvini hanno motivato il loro dissenso. Da parte di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti e Francesco Lollobrigida hanno invece sostenuto l’impugnativa. «È solo un confronto giuridico, nessuna rottura politica», ha provato a minimizzare Antonio Tajani da Genova.
Anche il ministro per le Riforme Elisabetta Casellati (Forza Italia) si è espressa a favore dell’impugnazione. Secondo fonti vicine al dossier, si tratta di uno «strumento tecnico», per chiarire l’applicabilità della norma sul terzo mandato in un quadro legislativo nazionale più ampio. Un’altra fonte di governo sottolinea: «Il mandato di Fugatti scade nel 2028, c’è tempo per la pronuncia della Consulta».
Fedriga e la crisi in Friuli: tensioni locali si sommano
Ma le tensioni non si fermano qui. In Friuli Venezia Giulia, la giunta guidata da Massimiliano Fedriga è entrata in crisi dopo le critiche del ministro Fdi Luca Ciriani sulla gestione dell’ospedale di Pordenone. Gli assessori della Lega, di Forza Italia e della lista civica del presidente hanno rimesso il mandato. Ciriani, lasciando Palazzo Chigi, ha commentato: «Chiedetelo a Fedriga, è lui che l’ha aperta».
Terzo mandato, Fugatti: «Contro di noi atto politico»
Maurizio Fugatti, da Venezia, parla di «atto istituzionale molto pesante contro il Trentino e di chiara valenza politica». Rivendica la specificità della Provincia autonoma e annuncia: «Valuteremo nei prossimi giorni il da farsi».
FdI: serve chiarezza, ma spazio al dialogo
A difendere la linea di Palazzo Chigi è Walter Rizzetto, coordinatore FdI in Friuli Venezia Giulia: «È legittimo evitare disparità tra Regioni. La frattura si può ricomporre, serve buon senso». Rizzetto apre al dialogo: «Se Fedriga vorrà venire a Pordenone, io ci sono. Solo con il confronto si trovano soluzioni».
Meloni annulla l’incontro: rinvio a giovedì
Nel frattempo, Giorgia Meloni ha annullato per motivi di salute l’incontro previsto con Fedriga. L’appuntamento è stato rinviato a giovedì a Roma. Ma il caso Trentino – e le sue implicazioni friulane – resta al centro delle tensioni tra Lega e Fratelli d’Italia.