Ucraina-Russia, negoziati in Vaticano? Meloni sente Papa Leone XIV e Zelensky

La possibilità di aprire un tavolo di negoziato in Vaticano tra Ucraina e Russia si fa sempre più concreta. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con Papa Leone XIV. Ha ricevuto la conferma della disponibilità della Santa Sede ad accogliere le delegazioni delle parti in conflitto.

Ucraina-Russai, negoziati in Vaticano: il colloquio tra Meloni e il Papa

«Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Santo Padre sui prossimi passi da compiere per costruire una pace giusta e duratura in Ucraina». Lo comunica Palazzo Chigi in una nota ufficiale. Il contatto segue la telefonata di ieri con il presidente americano Donald Trump e altri leader europei, durante la quale era stato chiesto a Meloni di verificare la disponibilità del Vaticano a ospitare i futuri colloqui di pace. «Trovando nel Santo Padre conferma della disponibilità ad accogliere in Vaticano i prossimi colloqui tra le parti – si legge ancora – il presidente del Consiglio ha espresso profonda gratitudine per l’apertura di papa Leone XIV e per il suo incessante impegno a favore della pace».

Telefonate con Zelensky e i leader europei

Oltre alla conversazione con il Pontefice, Meloni ha sentito oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei Emmanuel Macron, Alexander Stubb, Keir Starmer, Olaf Merz e Ursula von der Leyen. Al centro del confronto multilaterale, la necessità di mantenere un coordinamento stretto tra i partner in vista di un nuovo round di negoziati. Con l’obiettivo di arrivare a un cessate il fuoco e alla definizione di un accordo di pace.

Trump: «Il Vaticano? Non riesco a pensare a un posto migliore»

Anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accolto con entusiasmo la possibilità che i negoziati si svolgano in Vaticano. «Se il Papa ha proposto il Vaticano per i colloqui, non riesco a pensare a un posto migliore», ha detto Trump rispondendo ai giornalisti, all’indomani del suo colloquio telefonico con Vladimir Putin. Le parti restano distanti, ma l’apertura della Santa Sede segna un possibile punto di svolta diplomatico in uno scenario internazionale ancora segnato dai combattimenti.