Ucraina: Trump chiama Putin, ma la guerra continua. Londra si riavvicina all’Europa

Oltre due ore di conversazione telefonica tra Donald Trump e Vladimir Putin non bastano a fermare la guerra in Ucraina. Il presidente degli Stati Uniti annuncia l’avvio «immediato» dei negoziati tra Mosca e Kiev, ma il Cremlino frena: la Russia è disposta a discutere un cessate il fuoco «solo se gli accordi saranno appropriati». Intanto, gli scontri sul campo continuano, con bombardamenti e droni anche durante il colloquio tra i due leader.

Il presidente francese Emmanuel Macron rilancia: «Putin deve accettare il cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni proposto dagli USA, sostenuto da Ucraina ed Europa». A Istanbul, nel frattempo, le delegazioni russa e ucraina trovano un accordo solo su uno scambio di prigionieri, ma nessuna intesa sulla tregua.

Ucraina, Zelensky: «La pace dipende dalla Russia»

Volodymyr Zelensky ribadisce da Roma la disponibilità a una pace giusta e duratura. Dopo aver partecipato all’insediamento di Papa Leone XIV, il presidente ucraino ha incontrato il pontefice e il vicepresidente americano J.D. Vance, sottolineando la necessità di «esercitare pressione su Mosca». Anche il segretario di Stato USA Marco Rubio è presente a Roma per un confronto con Zelensky sulla linea diplomatica da tenere.

Critiche a Trump: «Pace o pacificazione?»

Non mancano le critiche all’amministrazione americana. L’ex ambasciatrice USA a Kiev, Bridget Brink, in un editoriale denuncia la strategia adottata finora: «Si è fatto pressione sulla vittima, non sull’aggressore. La pace a tutti i costi è solo pacificazione». Intanto, Trump promette di continuare a mediare, pur tra crescenti pressioni interne ed esterne.

Ucraina, Meloni e Vance: l’asse Roma-Washington si rafforza

A Palazzo Chigi si tiene un vertice trilaterale tra la premier Giorgia Meloni, J.D. Vance e Ursula von der Leyen. L’obiettivo è rafforzare l’asse euro-atlantico. «È un nuovo inizio», dichiara Meloni, definita da Vance una «costruttrice di ponti». Al centro dell’incontro anche il sostegno coordinato all’Ucraina, in vista dei prossimi sviluppi diplomatici.

Regno Unito: accordo con l’Ue post Brexit

Mentre infuria il conflitto, il Regno Unito riapre il dialogo con l’Unione Europea. Londra e Bruxelles siglano un accordo che segna un reset nei rapporti post Brexit, con nuove intese su difesa, energia e pesca. Il primo ministro britannico Keir Starmer parla di «nuova partnership strategica», mentre von der Leyen sottolinea: «Questo è un nuovo inizio per vecchi amici». Il patto prevede la partecipazione del Regno Unito ai programmi europei di difesa, con l’obiettivo di aumentare la cooperazione militare e sostenere con più efficacia l’Ucraina.