Uno spettro si aggira per l’Europa: una nuova Yalta

Osaka,Japan- Trump Putin

In Europa si teme una nuova Yalta, che si tenne proprio in questi giorni 80 anni fa. All’epoca però c’era almeno un leader europeo: Winston Churchill. Un alto funzionario dell’ Ue parlando con Ansa degli eventuali colloqui Putin-Trump che escluderebbero completamente il Vecchio Mondo dice: “Non possiamo essere tagliati fuori perché qualsiasi accordo si sostiene solo con l’Europa”.

L’ex Ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, afferma: “Gli ucraini avevano chiesto agli americani di non contattare il Presidente russo finché non avessero avuto la possibilità di parlare tra loro: Volodymyr Zelensky si aspettava di discutere con Trump la settimana prossima e solo dopo Trump avrebbe chiamato Putin. Tutto ciò dunque è pienamente, come si vuol dire, ‘parlare dell’Ucraina senza l’Ucraina’ e non è un buon precedente”, aggiunge. L’ex Ministro sottolinea: Poi naturalmente c’è l’intesa in sé, l’offerta che Kiev e per esteso l’Europa potrebbe vedersi recapitare, prendere o lasciare. Zelensky più volte ha messo in chiaro quale sia la condizione minima per fare la pace: garanzie di sicurezza (vere, non sulla carta) per evitare che Mosca ci provi un’altra volta.

Landsbergis aggiunge: “Se si tratta solo di un cessate il fuoco allora è Minsk 3 e l’Ucraina ci è già passata. Kiev allora potrebbe dire: ok, forse allora continuiamo a combattere con i droni che abbiamo e vediamo che succede. E a quel punto l’Europa si troverebbe davvero davanti ad un bivio. A Bruxelles scacciano lo scenario come un brutto sogno”.

Radosław Sikorski Ministro degli Esteri della Polonia, dichiara: “Nel XXI secolo una nuova Yalta è inaccettabile. Spero che l’aggressore non venga ricompensato, non solo per il bene dell’Ucraina, ma anche per il bene dell’Europa e della Russia: Putin deve fallire affinché la Russia si liberi della sua mentalità imperiale“.

Nel frattempo i Paesi Baltici hanno tagliato ufficialmente lasciato la rete energetica russa per entrare a fare parte del sistema Ue.La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sottolinea: “Sono caduti gli ultimi legami, siete finalmente liberi da minacce e ricatti, è un giorno storico. L’energia russa sembrava economica ma aveva un costo, quello della dipendenza. L’Ue avanza, ma verso dove e come resta da vedere”.

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