Durante il Giubileo della Consolazione, papa Leone ha rivolto parole toccanti alle vittime di abusi, sottolineando il valore del perdono e della consolazione spirituale. “Il dolore non generi violenza”, ha detto il pontefice, ricordando che “non è l’ultima parola, perché vinta dall’amore che sa perdonare”, anche se “la violenza patita non può essere cancellata”.
Nel suo discorso, ha affidato i sofferenti alla protezione della Vergine Maria: “Anche a voi, fratelli e sorelle che avete subito l’ingiustizia e la violenza dell’abuso, Maria ripete oggi: ‘Io sono tua madre’”. Un messaggio di tenerezza e vicinanza che coinvolge anche la Chiesa stessa: “E la Chiesa, di cui alcuni membri purtroppo vi hanno ferito, oggi si inginocchia insieme a voi davanti alla Madre. Che tutti possiamo imparare da lei a custodire i più piccoli e fragili con tenerezza!”.
Parole che mirano a risanare, senza negare il dolore, ma rilanciando la speranza e l’impegno per la cura degli ultimi.