Zuppi: parrocchie sempre aperte a tutti. Il cardinale richiama la Chiesa all’inclusione

presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi

Il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, è tornato a sollecitare una Chiesa capace di accogliere tutti, senza distinzioni né barriere. Aprendo l’assemblea in corso ad Assisi, ha ribadito la necessità di comunità parrocchiali aperte e inclusive.

Zuppi ha ricordato che le parrocchie “devono sempre restare aperte a qualunque tipo di fedeli e a qualunque ricerca di Dio: sono come la piazza della Chiesa, dove non ci devono essere accessi limitati o condizionati, perché spesso qui approdano tante persone da storie diverse particolari. E alla fontana vanno gli assetati, anche se non li conosciamo!”.

Un invito, quello del cardinale, a non temere la pluralità di esperienze e sensibilità presenti nella Chiesa italiana: “Non abbiamo timore della diversità se tutto avviene nella maternità della Chiesa e nella comunione”.

Nel suo intervento Zuppi ha affrontato anche uno dei temi centrali dell’assemblea, il contrasto agli abusi: “Pensando a un mondo ferito, non possiamo non parlare della drammatica realtà degli abusi su cui non dobbiamo cessare di mantenere alta la guardia”.

Ha riconosciuto che esiste un “cammino compiuto e delle sfide ancora aperte”, sottolineando come “è stata fatta molta strada in questi anni, e non abbiamo avuto paura né di iniziarla né di continuare a percorrerla”. Nonostante “zone d’ombra e resistenze”, ha concluso il cardinale, la Chiesa ha oggi “la concreta consapevolezza di un movimento costante, teso a rinsaldare la fiducia, ad amplificare il rispetto, ad accogliere e ascoltare le vittime, a custodire la dignità di ciascun membro del popolo di Dio”.