Il mondo del wrestling dice addio a una delle sue figure più emblematiche: Hulk Hogan, all’anagrafe Terry Gene Bollea, è morto all’età di 71 anni nella sua casa di Clearwater, in Florida, a causa di un arresto cardiaco.
Simbolo indiscusso degli anni ’80, Hogan non è stato solo una leggenda del ring, ma anche un personaggio capace di trasformarsi in un’icona della cultura di massa. Con la sua immancabile bandana, i baffi biondi a ferro di cavallo e l’inconfondibile urlo “Whatcha gonna do when Hulkamania runs wild on you?”, aveva conquistato milioni di fan in tutto il mondo, diventando un fenomeno globale.
E’ stato dodici volte campione del mondo, avendo vinto sei volte il WWF World Heavyweight Championship e sei volte il WCW World Heavyweight Championship. Hulk Hogan era diventato anche un volto noto del movimento Maga e un fervente sostenitore di Donald Trump, che lo ha voluto ricordare con un messaggio carico di affetto sulla piattaforma Truth.

“Oggi abbiamo perso un grande amico, ‘Hulkster’. Hulk Hogan era Maga fino in fondo: forte, tenace, intelligente, ma con un cuore immenso”, ha scritto l’ex presidente degli Stati Uniti. “Ha tenuto – ricorda – un discorso assolutamente elettrizzante alla convention nazionale repubblicana, uno dei momenti salienti dell’intera settimana. Ha intrattenuto fan da tutto il mondo e l’impatto culturale che ha avuto è stato enorme. A sua moglie, Sky, e alla sua famiglia, le nostre più sentite condoglianze e il nostro amore. Hulk Hogan ci mancherà moltissimo!”
Dalla gloria nei ring al World Wrestling Federation alle apparizioni televisive e cinematografiche, fino all’impegno politico e sociale, Hulk Hogan ha lasciato un segno indelebile in più generazioni. La sua scomparsa segna la fine di un’era.