India-Pakistan, nuovi attacchi nella notte: la tensione resta altissima

La crisi tra India e Pakistan continua ad aggravarsi. Nella notte tra l’8 e il 9 maggio, Nuova Delhi ha accusato Islamabad di una nuova ondata di attacchi armati lungo il confine, nonostante gli appelli internazionali alla de-escalation. Le tensioni si sono intensificate dopo l’attentato del 22 aprile a Pahalgam, nel Kashmir indiano, che ha causato 26 vittime e ha innescato l’attuale escalation militare.

Droni abbattuti e accuse incrociate

Le forze armate pakistane hanno dichiarato di aver abbattuto 77 droni indiani in 48 ore, un dato confermato da fonti militari all’agenzia AFP. Solo nella notte tra l’8 e il 9 maggio, Islamabad avrebbe distrutto 48 droni, dopo averne abbattuti 29 il giorno precedente.

Dal canto suo, l’esercito indiano ha parlato di «molteplici attacchi con droni e armi da fuoco», affermando di aver risposto in modo appropriato. Gli scontri si sono concentrati lungo le aree di confine, in particolare nel settore di Uri, dove un civile indiano è morto sotto colpi di mortaio.

India-Pakistan, vittime civili da entrambe le parti

L’ultimo bilancio delle autorità indiane parla di 16 morti civili nei giorni scorsi. Il Pakistan, invece, denuncia 32 vittime tra i propri cittadini, quattro delle quali uccise nei bombardamenti indiani della notte nel Kashmir pachistano. Tra i civili pakistani uccisi figura anche una bambina di due anni. Secondo la polizia locale, i bombardamenti hanno ferito almeno altre dodici persone, colpendo zone residenziali.

India-Pakistan, appelli ignorati e timori crescenti

Nonostante le pressioni della comunità internazionale, che continua a chiedere moderazione e dialogo, entrambi i Paesi proseguono negli scontri. Le operazioni militari sembrano ignorare ogni tentativo diplomatico, alimentando il timore che la crisi possa degenerare in un conflitto aperto. La regione del Kashmir resta, ancora una volta, il centro di una delle tensioni geopolitiche più pericolose al mondo, tra due potenze nucleari che da decenni si contendono il territorio.